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Napolitano avverte il PdL sull’interesse dell’Italia è votare presto e dal canto suo Casini afferma: Berlusconi un ufo.

E' "interesse del Paese" che "non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale affinché possa ristabilirsi al più presto la piena funzionalità delle Assemblee parlamentari e del Governo in una fase sempre critica e densa di incognite per l'Italia". Così si conclude una nota della presidenza della Repubblica dedicata alla data delle prossime elezioni politiche, dopo la richiesta avanzata del Pdl di posticipare l'appuntamento rispetto alle date ipotizzate tra metà e fine febbraio.

Il Quirinale aggiunge che "le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere all'esame del Presidente della Repubblica, che ne ha la prerogativa esclusiva sentiti i Presidenti delle due Assemblee, non sono dettate da alcuna forzatura o frettolosità".

Ieri sera, mentre Berlusconi registrava la puntata di 'Porta a porta' e parlava di una "inutile fretta" di andare ad elezioni, il comitato elettorale del Pdl affidava a una nota "l'opportunità di assoluto buon senso" di rimandare la data delle consultazioni politiche al "24 febbraio o al 3 marzo", per consentire "di realizzare l'intero procedimento elettorale senza alcun rischio".

Un freno, quello che arriva dal Popolo della libertà, anticipato nello scontro tra lo stesso Pdl e il Pd sull'iter del disegno di legge di stabilità in Parlamento, dal quale dipenderà la durata del governo Monti. Il premier, lo scorso 8 dicembre, aveva infatti annunciato che avrebbe rimesso il proprio mandato dopo l'approvazione dell'ex Finanziaria. Una decisione, quella di Monti, presa dopo le parole del segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, definite dal professore come la chiara dimostrazione di sfiducia nei confronti dell'operato del governo tecnico.