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La Spisa: “Trenta milioni per il rilancio dell’area di crisi di Oristano attraverso turismo, agroalimentare, manifatturiero e infrastrutture”

“Dopo un confronto attento e proficuo con le istituzioni locali abbiamo definito le priorità per il rilancio dell’area di crisi di Oristano, per la quale sono disponibili risorse sino a 30 milioni di euro puntando su turismo, agroalimentare, manifatturiero e infrastrutture.

Un passo importante che si è concretizzato in breve tempo grazie alla volontà di tutti gli attori coinvolti e che sarà oggetto di una prossima delibera di Giunta. La legge 3 del 2009 attraverso i Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (PFSL) può portare nuovo sviluppo e i risultati concreti che arrivano dall’interesse manifestato dalle imprese nei territori nei quali sono già partite le fasi di animazione dimostra che lo strumento è quello giusto”.

E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, che oggi ha presieduto il tavolo istituzionale per l’area di crisi di Oristano, allargato alle parti sociali, al quale ha preso parte anche l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi.

“Tra gli interventi di maggiore rilevanza – sottolinea il vice presidente della Regione  - nel settore turistico con un fabbisogno stimato in 6 milioni e 300 mila euro è previsto il potenziamento delle competenze in campo culturale e turistico, la creazione di nuove imprese nel settore dei servizi turistici e della ricettività (valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente) e il potenziamento e sviluppo delle imprese turistiche; nell’agroalimentare, con un fabbisogno di 8 milioni e 500 mila euro previste creazione e insediamento di nuove imprese specializzate in produzioni locali e  potenziamento delle imprese esistenti che utilizzano materie prime del territori; supporto all’innovazione di prodotto e di processo, servizi reali e formazione per il miglioramento della capacità commerciale, l'uso dei marchi di origine comunitaria. Piani per la concentrazione e il coordinamento dell’offerta, percorsi di formazione professionale teorico-pratici e pratici e auto impiego; nel manifatturiero, per il quale sono previsti 14 milioni 620 mila euro, supporto all’innovazione di prodotto e di processo, servizi reali e formazione per il miglioramento della capacità commerciale, sostegno alle imprese manifatturiere interessate a insediarsi nelle aree attrezzate dell'area, con priorità alle produzioni locali e alle produzioni ad alto valore aggiunto (localizzabili anche altrove), percorsi di formazione professionale teorico-pratici e pratici e auto impiego, investimenti produttivi innovativi per il risparmio energetico e per l’utilizzo di energie rinnovabili (no soluzioni tradizionali). Per le infrastrutture, previsti interventi per 580 mila euro, per infrastrutture telematiche nelle aree industriali 500 mila euro e studio di fattibilità dell'intervento inerente la creazione di un’area doganale nel Porto industriale di Oristano (intervento cofinanziato con Provincia di Oristano e CIPOR)  quota RAS 80 mila euro”.