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Supervisione bancaria, l’Ue trova l’accordo: rafforzati i poteri della Bce sulle banche dei con l’Euro.

Accordo a notte fonda all'Ecofin a Bruxelles. I ministri delle Finanze europei hanno raggiunto un'intesa sulla supervisione bancaria unica europea. Ad annunciarlo al termine della riunione il commissario Ue per il Mercato interno, Michel Barnier.

"Pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone, l'unione bancaria verra costruita a partire da questo primo passo fondamentale di oggi", ha detto Barnier. L'accordo, che dovrà essere approvato dal Parlamento Ue, prevede che la Bce sia il supervisore per le banche dei 17 Paesi della zona euro e per ogni altro Paese dell'Unione che intende aderire. Il supervisore comincera a lavorare a marzo del prossimo anno e gradualmente amplierà le sue responsabilità fino a essere pienamente operativo un anno dopo, a marzo del 2014.

Per l'Ue è uno dei passi più significativi del trasferimento di parte della sovranità dai governi nazionali alle autorità europee e spiana la strada affinché il fondo di salvataggio comune possa intervenire direttamente per salvare le banche europee in difficoltà.

In base all'accordo, a essere direttamente sottoposte alla supervisione della Bce saranno le banche con oltre 30 miliardi di euro di asset o quelle che rappresentano il 20% del Pil delle loro economie nazionali. La Bce potrà però anche decidere di controllare qualsiasi altra banca riterrà opportuno. Non è chiaro quanti siano in totale questi istituti: la Bce avra la responsabilità ultima su tutte le banche dell'eurozona e su tutti gli istituti di ogni altro Paese europeo che aderirà. L'accordo da alla Banca centrale europea ampi poteri, compresa la possibilita di garantire e ritirare licenze bancarie, indagare su istituzioni e imporre sanzioni finanziarie alle banche che non seguono le regole. In pratica le autorità nazionali eseguiranno le istruzioni della Bce.

L'intesa è arrivata non senza divergenze di posizioni. Le preoccupazioni andavano da quali banche far rientrare sotto la supervisione unica a come la Bce potesse riuscire a tenere separate le sue responsabilita monetarie dai nuovi poteri; oggetto di accesa discussione era come l'accordo avrebbe colpito i Paesi europei che hanno scelto di non sottoporre le loro banche alla supervisione unica. Su quest'ultimo punto è nata una disputa considerevole: i Paesi che non usano l'euro hanno espresso la loro preoccupazione che l'Eba, l'Autorita bancaria europea che si occupa della regolamentazione per le banche, sarebbe stata sovrastata dalla nuova struttura, in particolare visto che possono optare per la supervisione unica anche i Paesi con altre valute. Perplessità forti sono state espresse in particolare dal Regno Unito, fuori dalla zona euro, ostile alla nuova supervisione della Bce. Per venire incontro a queste esigenze, i ministri riuniti all'Ecofin hanno raggiunto un compromesso che garantisce che le misure non possano passare all'Eba senza almeno qualche sostegno da parte dei Paesi esterni alla supervisione bancaria unica.

Si tratta di un passo cruciale visto che la debolezza delle banche resta al centro dei problemi finanziari europei. L'Ue aveva promesso ai mercati che avrebbe ottenuto un accordo di massima entro Capodanno e i ministri delle Finanze lo hanno fatto, dopo una sessione d'emergenza durata tutta la notte. "Prestiamo fede alle nostre promesse", ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.