Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello si sono astenuti nel voto di fiducia sul decreto crescita. In aula al Senato il presidente e il vicepresidente vicario dei senatori del Pdl hanno espresso un voto di astensione, che a Palazzo Madama è considerato come voto contrario.
Cicchitto: astensione anche su fiducia a Dl enti locali "Sulla base di una valutazione politica generale che va al di là del merito del provvedimento riguardante i costi della politica negli enti locali, abbiamo deciso di astenerci oggi pomeriggio sul voto di fiducia per marcare la nostra posizione fortemente critica sulla sua politica economica". Lo annuncia il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, prima del voto di fiducia sul Dl sulle spese di Regioni ed enti locali in programma nell'Aula di Montecitorio.
Dopo le dichiarazioni di questa mattina del ministro Corrado Passera, fortemente critiche nei confronti di un'eventuale nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi, si è scatenata un'ondata di proteste nel Pdl, che è culminata in una dura dichiarazione di Maurizio Gasparri. "Il Pdl - ha infatti preannunciato il capogruppo azzurro al Senato - non parteciperà al voto pur garantendo il numero legale".
Subito dopo, quando è cominciata la prima chiama nell'Aula di Palazzo Madama, sono cominciate le defezioni del centrodestra.
"Se il partito che da un punto di vista parlamentare ha ancora la maggiore consistenza passa all'astensione - dichiara la capogruppo dei senatori Pd - vuol dire che questo Governo non ha più la fiducia delle Aule parlamentari. E se un Governo non ha più la maggioranza credo che Monti dovrebbe recarsi al Quirinale".
A ulteriore dimostrazione che a scatenare l'ira del Pdl sono state le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo il cartello esposto in Aula dal senatore del Pdl Domenico Gramazio durante le votazioni con la scritta "Fate votare Passera"
Bersani incontra i capigruppo del Pd: non abbiamo paura delle elezioni
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha incontrato i capigruppo di Camera e Senato, Dario Franceschini e anna Finocchiaro nella sede del partito per discutere della tenuta del governo dopo la decisione del Pdl di astenersi sulla fiducia al Senato.
"Se il Pdl insiste in un atteggiamento irresponsabile, descritto come un passaggio politico sul governo Monti, noi pensiamo che Napolitano con la sua saggezza troverà il modo per condurre la vicenda in modo ordinato", ha detto Pierluigi Bersani ribadendo che il Pd voterà alla Camera la fiducia al governo.
La situazione è "grave", oggi il Pd voterà la fiducia alla Camera ma "nessuno può pensare che abbiamo paura delle elezioni", ha detto Bersani dopo aver analizzato la situazione politica con i capigruppo Franceschini e Finocchiaro.
Vertice alla Camera, stasera alle 19, tra il segretario del Pd Pierluigi Bersani e il leader Udc Pierferdinando Casini dopo la posizione assunta dal Pdl rispetto al governo.
Vertice fiume a Palazzo Grazioli dove, da quasi quattro ore, Silvio Berlusconi ha riunito lo stato maggiore del partito. Nel corso del pomeriggio anche altri dirigenti pidiellini hanno raggiunto via del Plebiscito, ultimi ad arrivare Claudio Scajola e Alessandra Mussolini.
Secondo quanto si apprende il Cavaliere starebbe attendendo la fine del Consiglio dei Ministri e di conseguenze le decisioni che assumerà il premier Mario Monti dopo che anche alla Camera il Pdl ha deciso di astenersi sul voto di fiducia. L'ex capo del governo, a quanto raccontano, non avrebbe gradito chi oggi al Senato ha votato a favore dell'esecutivo dissociandosi dalla linea del partito che prevedeva la non partecipazione al voto con la garanzia però del numero legale per consentire l'approvazione della legge di stabilità.
Ai suoi dirigenti Berlusconi avrebbe chiesto di serrare i ranghi ed evitare in questo momento distinguo e divisioni. Ecco perché l'idea di uno 'spachettamento' del partito sarebbe accantonata e l'intenzione dell'ex premier sarebbe quella di procedere ad un rilancio del Pdl rinnovandolo e cambiando il nome.
Giuliano Cazzola, Franco Frattini, Gennaro Malgieri e Alfredo Mantovano sono intervenuti in Aula alla Camera in dissenso dal proprio gruppo e annunciando il proprio voto favorevole alla fiducia sul decreto sui costi politica. Per il Pdl Fabrizio Cicchitto aveva annunciato l'astensione.