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Lavoratori Ara, il concorso è previsto dalla legge Bene l’unificazione dell’assistenza zootecnica

«Il passaggio del personale dell’Ara (Associazione regionale allevatori) all’interno della pianta organica di Laore, non diretto, ma preceduto da selezioni concorsuali, è previsto da tempo da apposite norme sulle quali il legislatore regionale è tornato più di una volta». Così il presidnere regionale di Copagri Sardegna, Ignazio Cirronis, interviene sulla questione dei lavoratori Ara. «Una mozione approvata all’unanimità lo scorso 13 settembre dal Consiglio regionale ha impegnato la Giunta a provvedere ad attuare la legge, alla luce anche della sentenza favorevole della Corte Costituzionale n. 212 del 2012».

Chiaramente anche Copagri Sardegna non può che auspicare che il servizio sia comunque fornito con il massimo di efficienza, ma non va dimenticato che, da lungo tempo, il personale dell’Ara è pagato dalla Regione. «Ora», ha aggiunto Ignazio Cirronis, «ci sembra naturale e funzionale che le attività di assistenza tecnica per la zootecnia, come le  attività rivolte agli altri comparti, abbiano un’unica sede di programmazione e di gestione che non può che essere Laore». 

L’agenzia Laore non ha mai, se non in minima parte gestito direttamente attività di assistenza per la zootecnia che, è risaputo, contribuisce per il 60% alla produzione lorda vendibile dell’agricoltura sarda e pertanto viene così a colmarsi una grave lacuna. «Finora la gestione privatistica, coperta da risorse pubbliche, non ha garantito il pieno coinvolgimento di tutte le rappresentanze sindacali del mondo agricolo».