Press "Enter" to skip to content

Ballottaggio primarie centrosinistra: Bersani vince con oltre 60%

Pier Luigi Bersani sarà candidato premier per il centrosinistra. Quando sono state lo spoglio delle schede è arrivato a circa l'80 %, il segretario del Pd è al 60,84%.  Renzi  al 39,16%.

Pier Luigi Bersani festeggia la vittoria alle primarie  al cinema Capranica, a Roma.

Il segretario del Pd è stato accolto da un'ovazione. Sulle note di 'Chiedi chi erano i Beatles', il segretario Pd è entrato nella sala gremita di sostenitori e, sorridente, è salito sul palco alzando entrambi i pugni al cielo.

"Per me è una doppia soddisfazione: la prima è l'aver creduto fortemente e voluto testardamente le primarie aperte. La seconda per il successo inaspettato in queste proporzioni anche se sono sempre stato tranquillo", ha detto Bersani.
"Voglio ringraziare Matteo Renzi per la telefonata che mi ha fatto e per le parole affettuose che ho ricevuto", ha detto Bersani.

"A Renzi riconosco una presenza forte e fresca nelle primarie, ha dato un contributo grande per dare senso alle primarie e farle vivere in modo vero", ha detto il segretario del Pd.

"Domani sarò in Libia per incontrare il Presidente e il primo ministro. L'Italia riprenda il suo profilo nel Mediterraneo", ha  affermato il candidato premier del centrosinistra Pierluigi Bersani.

Da candidato premier del centrosinistra, Pier Luigi Bersani ha ribadito che non racconterà favole all'Italia. "siamo cresciuti come schieramento democratico e schieramento progressista", ha detto, il "nostro è un certo modo di intendere il mondo, l'idea che nessuno si salva da solo. La prossima sfida è quella che avremo nei prossimi mesi. Avremo un avversario, bisogna saperlo che c'è la destra".

"La prossima sfida che vi propongo è quella di alzare noi la nostra asticella per la prossima battaglia. Dobbiamo vincere, ma non si può vincere a qualsiasi prezzo, raccontando favole perchè poi non si governa. Siccome la mamma della demagogia e del populismo è sempre incinta, noi dobbiamo prendere un'altra via. Dobbiamo vincere senza raccontare favole, non potremo ignorare che siamo di fronte alla più grave crisi di questo secolo", ha esortato.

"Ancora un paio di giorni e si comincia con la battaglia vera". Lo ha detto Pier Luigi Bersani intervenendo al teatro Capranica. Ma sarà una battaglia da fare assieme. "Qui non c'è un uomo solo al comando, si governa con il popolo", ha avvertito.

"Era giusto provarci, è stato bello farlo insieme. Grazie di cuore a tutti", ha affermato Matteo Renzi su Twitter subito dopo i primi risultati.

Matteo Renzi ha chiamato Pier Luigi Bersani per congratularsi della vittoria alle primarie. "Hai vinto, congratulazioni", ha detto il sindaco di Firenze al segretario. La telefonata, a quanto riferito, è stata cordiale.

Standing ovation per Matteo Renzi, che è  alla Fortezza da Basso, a Firenze, sede del suo comitato per le primarie del centrosinistra per tenere la sua conferenza stampa.

"Ho appena chiamato Bersani per fargli i complimenti. E' stata una vittoria netta, complimenti e in bocca al lupo, nessuna regola diversa avrebbe potuto mettere in discussione" questo risultato. "Bersani ha vinto, noi no". Lo ha detto Matteo Renzi commentando il voto di oggi.

"Oggi dobbiamo dire a noi stessi che la nostra idea non è stata vincente, noi abbiamo perso, anzi io ho perso", ha detto Renzi. "Non basta aver recuperato qualcosa e a chi dice 'dai Matteo allegro hai vinto lo stesso, dico siamo seri non raccontiamo cose non vere, come avviene nella politica italiana: che eravamo qui per dare testimonianza volevamo vincere" ha aggiunto.

"Se fossimo riusciti a portare gli italiani al gazebo, avremmo oggi visto un'altra storia", ha detto Renzi. "Ne sarà valsa la pena - rivolto idealmente ai suoi elettori, ha continuato Renzi - perchè lo avrete fatto non per me, ma per i vostri figli".
"Abbiamo provato a cambiare la politica, non ce l'abbiamo fatta, ora dimostriamo che la politica non ha cambiato noi", ha detto Matteo Renzi commentando il voto delle primarie. "E' bene che da domani - ha aggiunto - smaltita la delusione, si riprenda il cammino. Abbiamo tre cose dalla nostra parte: l'entusiasmo, il tempo, la libertà".
"Torno a fare il sindaco, anzi a fare bene il sindaco che è un'esperienza bellissima",  ha affermato Matteo Renzi parlando con i giornalisti a Firenze nella sede del comitato nazionale nella Fortezza da Basso. "Domani mattina sarò al lavoro a Palazzo Vecchio", ha aggiunto.

"Questa non è la parola fine". Matteo Renzi chiude così il suo intervento al comitato elettorale della Fortezza da Basso di Firenze, accompagnato dagli applausi della platea dei suoi sostenitori.

 "Il grande fatto di democrazia, un'onda che ha avuto spinta nell'uscita a sinistra dalla II repubblica, dal berlusconismo. Ci sono state molte domande di innovazione ma alla fine il segno prevalente dell'onda riformatrice va nel segno di un cambio radicale dell'agenda di governo, dell'equità  sociale". Così Nichi Vendola.

Per l'affluenza, "un calo men che fisiologico" dice il garante Berlinguer. Qualche situazione anomala denunciata dal comitato Renzi nel corso della giornata, ma il sindaco di Firenze aveva assicurato "nessun ricorso".