Domani, venerdì 30 novembre, dalle 9 alle 17, al Pala Congressi della Fiera internazionale della Sardegna – viale Diaz, Cagliari, si tiene la quinta Conferenza regionale dello sport. All’evento, promosso e curato dall’assessorato regionale Sport, Spettacolo, Pubblica Istruzione, Beni culturali e Informazione, prende parte in mattinata anche il rettore dell’università di Cagliari, Giovanni Melis.
Il professor Melis interviene sul ruolo professionale e sul conseguente sbocco occupazionale dei laureati in Scienze motorie, intesi quali professionisti e garanti della pratica sportiva finalizzata per il benessere e la salute dei cittadini. Di rilievo, il testo approvato all’unanimità dall’VIII Commissione consiliare il 14 giugno scorso, maturato dall’unificazione di quattro proposte di legge (di gruppi politici di maggioranza e di minoranza), con il contributo, tra gli altri, dei rettori delle due Università sarde, del presidente del corso di laurea in Scienze motorie e di rappresentanti dei laureati e degli studenti di Scienze motorie.
L’approvazione della legge che riguarda le Scienze Motorie, e più in generale la salvaguardia della salute tramite l’attività motoria, fisica e sportiva, metterà la Sardegna tra le regioni più avanzate nella regolamentazione del settore. Inoltre, lo sport e le attività motorie contribuiscono al benessere psico-fisico dell'individuo, sono indispensabili per il mantenimento della salute e per la prevenzione e la cura di molte malattie, tanto da essere inserite, a pieno titolo, nei piani sanitari nazionali. I benefici sono particolarmente evidenti nella prevenzione di diverse patologie croniche, tra cui emergono malattie cardiovascolari, diabete, cancro, ipertensione, obesità, depressione e osteoporosi.
La collettività ne trae giovamento non solo in termini di riduzione dei costi della sanità pubblica, di aumento della produttività, di miglior efficienza nelle scuole, di una riduzione dell'assenteismo sul lavoro, ma anche per un aumento della partecipazione ad attività ricreative e relazionali. Di fatto, si impone la necessità di tutelare gli utenti dello sport e dell'attività motoria al fine di garantirne il diritto, come cittadini europei alla corretta pratica sportiva, in conformità alla risoluzione n. 41/76 del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa “Carta europea dello sport per tutti”. Com-red