Alle primarie del centrosinistra vincerebbe Pier Luigi Bersani con 10 punti di vantaggio su Matteo Renzi. È questo il dato più significativo di un sondaggio realizzato dal Cise (Centro italiano studi elettorali) della Luiss per il Sole 24 Ore. Secondo il sondaggio, Bersani è in vantaggio con il 48 per cento delle preferenze, contro il 38 per cento di Renzi.
Il candidato di Sel, Nichi Vendola, è al 10%, un dato sorprendentemente basso, come nota Roberto D'Alimonte sul Sole. Gli altri due candidati sono anche loro su valori molto bassi.
Nel sondaggio vi sono altri dati interessanti. Da segnalare in particolare la percentuale delle persone che hanno intenzione di andare a votare domenica. Alla domanda "Pensa che andrà a votare alle primarie del centrosinistra il prossimo 25 novembre?", il 32% degli intervistati risponde di sì e un altro 7 % è incerto.
Si tratta di una quota alta di potenziali elettori. Forse la maggior parte di loro non andrà certamente a votare. Questo, però, è un segnale di controtendenza rispetto ad altri dati che registrano il profondo distacco fra elettori e politica. Fare le primarie è stata una buona cosa per il Pd.
Interessanti poi le informazioni che emergono circa il profilo politico dei due candidati. Bersani si conferma come il candidato in cui si riconosce l'elettorato del Partito Democratico: il 70% di coloro che hanno intenzione di votarlo domenica ha votato per il Pd nelle ultime elezioni politiche. Il punto forte del sindaco di Firenze, invece, sembra essere la sua capacità di pescare in un bacino più trasversale, dove gli (ex) elettori del centrodestra giocano un ruolo importante. Tra i suoi elettori, infatti, meno del 50 % ha votato Pd nel 2008, mentre il 43 % proviene da partiti del centrodestra (a cominciare dal Pdl: 28%).
In generale, fa notare D'Alimonte, "il 76 % degli elettori di Bersani si definisce di sinistra contro il 43% di quelli di Renzi". Significativa è poi la distribuzione geografica di queste preferenze: se Bersani raccoglie maggiori consensi nelle regioni del Centro e del Sud, Renzi piace di più al Nord, superando addirittura (anche se di poco) il segretario del Pd in regioni chiave come la Lombardia e il Veneto.
I 10 punti di vantaggio che il sondaggio Cise assegna a Bersani sono coerenti con i risultati di altri sondaggi. Questo però non vuol dire che le sorprese siano impossibili. La partita di Renzi, quanto meno per un secondo turno, si potrebbe infatti riaprire.