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Allevatore pregiudicato arrestato dai carabinieri per detenzione illegale di armi e munizioni.

Questa mattina, alle ore 04.30 circa, i carabinieri della Stazione di Dolianova, comandati dal maresciallo Antonio Cappellu, con l’ausilio del personale dello squadrone eliportato “Cacciatori di Sardegna”, hanno arrestato, in flagranza di reato, Franco Corda, 47enne, allevatore, pregiudicato, per detenzione illegale di armi e munizioni.

L’operazione si inserisce nel contesto di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno del bracconaggio e di quei reati inerenti la violazione delle leggi e dei regolamenti sulla caccia, anche sulla base delle direttive emanate dal comando provinciale dell’Arma di Cagliari in occasione dell’apertura della stagione venatoria.

I militari, infatti, alle prime ore della mattina, hanno avviato una serie di controlli scaturiti in mirate perquisizioni, una delle quali ha interessato l’abitazione e due ovili in uso al Corda, ubicati nelle campagne del Comune di Dolianova nelle località “Su Corrale” e “Aramu”.

Nel corso dell’attività’ di polizia giudiziaria, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto, abilmente occultati all’interno degli ovili e tra le piante e gli arbusti presenti nei dintorni, un fucile cal. 12 a canne sovrapposte, con marca e matricola abrase, un fucile cal. 12 a canne parallele con marca e matricola abrase, una sessantina di cartucce cal. 12, di varie marche, caricate sia pallini che a pallettoni, 24 lacci in acciaio per la caccia di frodo, 11 reti da uccellagione, 25 trappole tipo tagliola e 217 cartelli di tabellazione della provincia di Cagliari con impresso “ zona temporanea di ripopolamento e di cattura - divieto di caccia”. Subito dopo i controlli le armi, le munizioni e il materiale per la caccia di frodo sono stati posti sotto sequestro.

Al momento i militari hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato del pastore per detenzione illegale di armi e munizioni.

In seguito, il 46enne, terminate le formalità  di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cagliari Buoncammino, a disposizione dell’A.G. in attesa di essere sentito in merito ai fatti.

Le armi sequestrate saranno inviate al Ris per i successivi accertamenti e rilievi tecnico-balistici.

Le indagini proseguono per capire come mai il Corda avesse, presso i suoi ovili, oltre 200 cartelli di tabellazione della provincia di Cagliari con impresso “ zona temporanea di ripopolamento e di cattura - divieto di caccia”. Al momento l’ipotesi più probabile sembra quella per cui l’uomo utilizzasse tale segnaletica al fine di delimitare alcune zone inserite all’interno delle riserve di caccia, in modo da potersi creare delle aree ad hoc, in cui poter esercitare indisturbato la caccia di frodo.