È stato approvato ieri mattina nella Sala Arco Latino del Palazzo della Provincia di Nuoro il programma sanitario per il triennio 2013-2015.
Nell'Assemblea, presieduta dal Presidente della Provincia Roberto Deriu, i sindaci del territorio hanno detto sì al documento che traccia le linee guida lungo le quali si muoverà l'Azienda Sanitaria di Nuoro nei prossimi tre anni.
Presenti il Direttore Generale Antonio Maria Soru, il Direttore Amministrativo Mario Giovanni Altana, e il Direttore del Servizio di Programmazione e Controllo, Angelo Maria Serusi.
Il Direttore Soru ha illustrato i contenuti del piano, rimarcando la volontà di proseguire in un clima di collaborazione con i rappresentanti istituzionali del territorio. «Il Programma Sanitario Triennale contiene gli obiettivi e i progetti socio-sanitari che si intendono realizzare, tenendo conto delle nuove normative sopraggiunte nel frattempo a livello nazionale e regionale». In particolare gli atti di programmazione potrebbero essere rivisitati alla luce dei decreti attuativi della riforma Balduzzi e della legge regionale approvata di recente
Ha esposto la situazione economica attuale, esponendo i risultati economici – con relativi costi e ricavi – conseguiti negli ultimi due anni. Particolarmente significativo il dato relativo al valore della produzione, che nel 2011, rispetto al 2010, è cresciuto del 2,4%. Per contro, i costi della produzione sono cresciuti del 2% (sebbene nel 2011 il tasso di inflazione si sia attestato al 4,1%). È la prima volta che il valore della produzione supera i costi. Nel dettaglio, i costi maggiori hanno riguardato le manutenzioni delle apparecchiature elettromedicali.
Altre voci che hanno inciso sui costi riguardano l'assistenza riabilitativa e il servizio trasporto 118, per i quali – dal 1 gennaio 2011 – sono in vigore le nuove tariffe aggiornate dalla Regione Autonoma della Sardegna. La ASL nel 2011 ha dovuto affrontare un costo di oltre 800 mila euro in più, rispetto all'anno precedente, in relazione al godimento di beni di terzi. Più precisamente, si tratta di un servizio legato ai pazienti che necessitano di apparecchi e strumenti speciali (come i malati di SLA), erogati, non più attraverso la degenza nel reparto di rianimazione, ma nel proprio domicilio. È aumentata anche la spesa per la medicina convenzionata (medici di medicina generale) e specialistica, in ragione degli incrementi dei compensi contrattuali per le attività di Assistenza Domiciliare, Assistenza Programmata, ultra-settantacinquenni e reperibilità telefonica.
La riduzione dei costi di beni e servizi, invece, (e questo è l’aspetto più favorevole ed innovativo rispetto al passato!) è pari a oltre 1 milione di euro, e riguarda, in particolare la spesa farmaceutica (meno 952 mila euro) e i costi relativi al personale, diminuiti di oltre 1 milione di euro.
«Complessivamente – ha rimarcato Il Direttore – il 2011 si chiude in linea con la situazione del 2010. E questo sebbene i trasferimenti in conto esercizio della Regione siano significativamente ridotti, passando da 18 milioni ad appena 3 milioni di euro».
Durante la conferenza è emerso il dato relativo alla mobilità attiva e passiva. In particolare la mobilità passiva regionale, ossia il ricorso di pazienti nuoresi alle cure in altre asl sarde, è diminuita del 3,74 %, mentre è cresciuta del 3 % la mobilità attiva (dalle altre Asl verso l'Azienda Sanitaria nuorese).
Il Direttore Generale ha poi affrontato le sfide che attendono la sanità nuorese nei prossimi tre anni, precisando che l'ASL è già quasi in linea ai parametri imposti dalla recente legge regionale. Si punterà, innanzitutto, sulla razionalizzazione della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera e dei servizi non sanitari, ma anche sul superamento di criticità importanti, quali le liste d'attesa e la riorganizzazione della rete dei servizi territoriali e ospedalieri.
A questo proposito il Direttore Generale ha sottolineato come attualmente sia all'esame dell'Assessorato Reqionale Ia proposta del nuovo Atto Aziendale, col quale sono state presentate significative modifiche organizzative. Sotto l'aspetto della gestione del personale, l'ASL sta proseguendo alla sua fase di revisione, con una sostanziale rivisitazione della dotazione organica, fondata sull'analisi dell'effettivo fabbisogno.
Riguardo al contenimento dei tempi e delle liste d'attesa, sono state già avviate nel corso del 2012 - e proseguiranno nel 2013 - azioni strutturali, quali: il controllo dell'appropriatezza della domanda; la riorganizzazione dell'offerta dei servizi sanitari offerti (spazi, orari di apertura degli ambulatori, utilizzo della tecnologia); l'applicazione del sistema di “budgettizzazione” verso tutte le strutture aziendali, inteso come efficace strumento per garantire un efficiente utilizzo delle risorse attribuite, rispetto alla produzione sanitaria offerta; ciò al fine di garantire tempi di attesa più limitati, competitivi rispetto alla specialistica convenzionata e all'attività in regime libero professionale.
Obiettivo strategico aziendale è quello di una maggiore responsabilizzazione delle strutture aziendali, sanitarie e amministrative; in particolare nell'acquisizione e gestione delle risorse materiali e dei servizi. Soprattutto si vuole puntare ad una maggiore valorizzazione dell'autonomia e della responsabilità, della dirigenza e di ogni singolo operatore, al fine di rispondere con appropriatezza e tempestività ai bisogni dell'utenza, coniugando così i principi di efficienza ed efficacia con quelli di equità e trasparenza. Com-red