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Caccia – Dopo tre giorni di coma cessa di vivere il 12enne ferito alla testa da un cacciatore.

Ha cessato di vivere il ragazzo colpito alla testa da una fucilata esplosa da un ex carabiniere che ora rischia l'accusa di omicidio colposo. Infatti, i medici dell'ospedale San Francesco di Nuoro hanno provato a salvarlo ma non c'è stato nulla da fare. Il dodicenne è stato colpito alla testa da una fucilata durante una battuta di caccia al cinghiale, domenica scorsa nelle campagne di Irgoli. Sono state avviate le procedure di legge, con l'osservazione del paziente per le prossime sei ore, necessarie per una eventuale donazione degli organi. Indagato il carabiniere in pensione da cui è partito il colpo.

L’uomo che ha sparato si chiama Franco Paletta, 64 anni carabiniere in pensione. L'uomo è indagato per lesioni gravissime ma l'accusa diventerà quella di omicidio colposo. Il ragazzino domenica scorsa ha partecipato alla caccia al cinghiale assieme al padre e il fratello maggiore per una battuta, con una collaudata compagnia di cacciatori. Appostato tra i cespugli, aspettava l'ambita preda quando all'improvviso un solo colpo, micidiale, lo ha raggiunto alla testa. Il ragazzino dopo i primi attimi di terrore dei partecipanti a massacro degli animali, è stato soccorso e trasportato d'urgenza in elicottero all'ospedale di Nuoro dove, appena giunto, era stato subito portato in sala operatoria per l'asportazione della pallottola. Ma le sue condizioni erano apparse subito disperate.

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