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Asl Nuoro – Valvole nei bronchi per tornare a respirare

Nuovo importante traguardo per la sanità nuorese. Nei giorni scorsi, infatti, l'equipe dell'Unità Operativa di Pneumologia del Presidio Ospedaliero Cesare Zonchello, diretta dal Dottor Riccardo Ortu, ha eseguito, per la prima volta in Sardegna, una tecnica endoscopica non chirurgica di recente sviluppo per il trattamento dell'enfisema polmonare.
L’enfisema polmonare è una patologia che colpisce l'apparato respiratorio, caratterizzata da una progressiva distruzione degli alveoli polmonari. I pazienti affetti da enfisema lamentano una graduale perdita di fiato, prima per sforzi di media intensità e, successivamente, a riposo, con la necessità - in molti casi - di un supporto di ossigeno. Negli ultimi 40 anni l'incidenza dell'enfisema è aumentata del 40%, anche a causa dell'aumentato consumo del tabacco (sigarette, pipa, sigari, ecc), con un rapporto paritario tra uomo e donna.

«Finora – spiega il Dottor Ortu – erano due le terapie disponibili: una farmacologica, con l'unica finalità di rallentare il processo di distruzione, ma che nel tempo tende a ridurre sensibilmente gli effetti, e l’altra di chirurgia tradizionale, che – oltre ad essere piuttosto invasiva – comporta dei rischi per i pazienti già debilitati dalla malattia».

La nuova tecnica, eseguita con successo dal Dottor Ortu, in collaborazione con il Servizio di Anestesia e con gli operatori del Blocco Operatorio, non prevede tagli chirurgici e l’anestesia generale, ma consiste nel posizionamento all'interno dei bronchi, tributari delle cosiddette "zone morte", di micro-valvole ad alta tecnologia, realizzate in nitinol, un materiale biocompatibile con l’organismo umano.

Queste valvole, delle dimensioni di circa 5 mm di diametro, una volte inserite nei bronchi non sono più percepite dal paziente e il nostro organismo le accetta come proprie. Il trattamento viene effettuato in endoscopia, in anestesia locale. Una volta inserite, le valvole chiudono immediatamente il rifornimento di aria alle “zone morte”, dirottandolo sulle aree non compromesse e vitali del polmone; migliorando così la loro funzione e consentendo l’isolamento del tessuto polmonare non funzionante in favore di quello sano.

Grazie al trattamento endoscopico migliora la ventilazione polmonare e rende possibile una respirazione pressoché normale; con l’ossigenazione dei tessuti migliora la qualità della vita del paziente.

«Tuttavia – precisa ancora il Direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia del presidio ospedaliero nuorese – questa procedura può essere eseguita solo in casi selezionati e, in particolare, su pazienti per i quali la terapia medica standard risulta inefficace. I risultati ottenuti con le valvole endobronchiali sono sovrapponibili a quelli della chirurgia tradizionale, con il vantaggio che la procedura, in questo caso, è mininvasiva e non  espone il paziente ai rischi della chirurgia tradizionale e dell’anestesia generale». Com

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