Press "Enter" to skip to content

Giovane pregiudicato di Quartu arrestato dagli agenti della Polizia di stato per tentato furto aggravato.

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Quartu Sant’Elena (Ca) hanno arrestato per tentato furto aggravato, Alessandro Silvio Atezni, di 36 anni, della città, con precedenti penali.

I poliziotti, impegnati negli ordinari servizi di controllo del territorio, hanno sorpreso nel tentativo di sottrarre cinque bobine di cavi in rame.
L’episodio si è verificato questa notte all’interno dell’area di un importante cantiere edile di una nota società di costruzioni situata lungo la SS 554 in località £Santu Lianu”, dove una guardia, in servizio di vigilanza dopo aver notato la presenza di un’autovettura sospetta ha contattato il 113.

Gli Agenti giunti sul posto hanno verificato la presenza di cinque bobine di cavi in rame, visibilmente recisi, pronte per essere caricate a bordo del veicolo segnalato. Dopo accurato controllo dell’area è stato fermato il proprietario dell’auto, l’Atezeni, nascosto lungo un tratto della recinzione recisa servita come accesso nell’area di lavoro.

L’immediato intervento della Volante del Commissariato, che ha consentito di interrompere l’attività del pregiudicato rientra nell’ambito dei rafforzati servizi di controllo del territorio sia nell’area urbana del comune di Quartu Sant’Elena che in tutto l’hinterland, predisposti dal Questore di Cagliari, Massimo Bontempi, e attuati dagli Agenti della Polizia di Stato coordinati dal Dirigente del Commissariato, Giacinto Mattera.

Il monitoraggio del fenomeno dei furti di rame costituisce una importante tassello dell’attività di prevenzione e repressione posta in essere dalla Polizia di Stato, fenomeno in costante evoluzione anche in considerazione del valore che ha assunto sul mercato questo metallo e dell’impiego nel medesimo settore dei servizi pubblici  e di pubblica utilità.

In seguito, dell’arresto è stato informato il PM di turno presso il Tribunale Ordinario di Cagliari, il quale ha disposto che l’arrestato fosse trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa della direttissima.