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Calcio – Serie A

L'Inter sbanca Torino e gioca da grande squadra nonostante sia stata penalizzata nel primo tempo dagli errori del'arbitro Tagliavento e dei suoi collaboratori. Cosi' interrompe la lunga imbattibilita' della Juventus e si porta solo a un punto dalla squadra leader del campionato. E' facile deduzione: la vera anti-Juve e' la squadra dell'ottimo Stramaccioni e adesso il campionato promette colpi di scena all'ultimo respiro.

'Aiutini' arbitrali a parte, la Juve esce ridimensionata per proprie colpe ataviche: prima tramortisce in 18 secondi l'avversario (con un gol di Vidal viziato dal netto fuorigioco di Asamoah che poi serve l'assist decisivo al cileno, ma Tagliavento non vede), poi lo grazia con due solari occasioni sprecate quando era ancora disorientato, fragile e condizionabile. L'Inter fa l'opposto: dopo la ripresa, mentre una parte dei tifosi nerazzurri grida "vergogna" per le decisioni del quintetto arbitrale (c'era stata anche la mancata espulsione di Lichtsteiner) e volta le spalle al campo per protesta, il team nerazzurro riordina le idee, prova a capire dove colpire e rientra nell'intervallo con il piglio della grande, cinica e razionale, che punisce la Juve al primo errore, una strattonata in area su Milito.

E qui viene fuori il livello di forma diverso delle due squadre: i bianconeri rischiano troppo non accontentandosi del pari, anche se sono in serata per niente buona, mentre i nerazzurri fanno altrettanto, annusando la possibile vittoria. E la trovano a meta' tempo, quando una ennesima ripartenza micidiale porta Guarin alla conclusione su cui c'è il tap-in vincente di un Milito tutto solo ma anche in gran forma. Ma era stato Vidal a consegnare palla all'avversario, proprio l'uomo che aveva portato in vantaggio i suoi e che era apparso come uno dei piu' generosi.

La Juve si butta ancora all'arrembaggio ma è troppo tardi: disunita e nervosa, perde ancora palloni preziosi, come quello che costa il terzo gol, nel finale, nonostante fosse già stato buttato al vento da Nagatomo: il giapponese riesce a riprenderselo e a servira Palacio per il gol della disfatta juventina.

Insomma, una splendida Inter, che Stramaccioni ha costruito osando, con il tridente e la difesa a tre. Grandi interpreti eredi del 'triplete', come Milito, Cambiasso e Samuel, sono ancora in grado di fare la differenza, e poi c'e' il carattere: la squadra non si e' disunita dopo la terrificante doccia fredda e aver saputo, nell'intervallo, che il gol juventino era viziato da un fuorigioco. Insomma, questa Inter non ha nulla da invidiare alla Juventus, quanto a doti morali, e in più, in attacco, le è nettamente superiore. Nel primo tempo i bianconeri hanno messo in mostra una coppia irritante (per motivi diversi) come Giovinco e Vucinic. Era toccato al povero, inesauribile Marchisio cercare di fare lo stoccatore, ma al 7' una stupenda volee era finita in bocca ad Handanovic e un minuto dopo di testa il gol era rimasto nelle mani del portierone. Troppo poco, anche nella ripresa, quando è entrato Bendtner, certo non un fenomeno, ma non peggio degli altri. Un altro sintomo che non era serata (nemmeno per l'arbitro), il fallo di Lichtesteiner su Palacio che meritava il giallo (sarebbe stato il secondo in pochi minuti). Maluccio anche Asamoah, sul lato opposto. E, più in generale, i primi cenni di un calo fisico e mentale in casa bianconera.

L'esatto opposto per l'Inter, che sembra entrata nel periodo migliore della stagione: lo conferma la ripresa super. La Juve deve essere molto preoccupata dei nerazzurri, che oltretutto questa sera hanno anche la prova che gli uomini di Conte sono battibili.

Il Milan travolge il Chievo - Vittoria convincente del Milan che travolge in casa 5-1 il Chievo nell'anticipo dell'undicesima giornata del campionato di Serie A. I rossoneri partono contratti ma al 16' sblocca il risultato con Emanuelson che di prima intenzione tira dal limite dell'area prendendo in controtempo il portiere Sorrentino. La gioia rossonera dura poco, un minuto dopo su angolo Pellissier si avvita di testa e segna il gol del pari per il Chievo.

Il Milan prova a riaffacciarsi nell'area avversaria al 22' con una azione insistita di Bojan che sulla destra supera due avversari e lascia partire un tiro cross rasoterra dalla linea di fondo controllato da Sorrentino. Rispondono gli scaligeri con un tiro pericoloso di Thereau ma salva in angolo Abbiati.

La stella rossonera torna a brillare al 35' grazie ad una azione corale iniziata da El Shaarawy, la palla passa per i piedi di Bojan, Pazzini ed Emanuelson che dal limite dell'area passa dietro per Montolivo che lascia partire un bolide rasoterra su cui non puo' nulla Sorrentino: 2-1.

Il Chievo ci prova ancora con Thereau che al 39' penetra in area e tira, Abbiati respinge di piede. Due minuti dopo esplode ancora la gioia del Milan, Bojan da fuori lascia partire un tiro indirizzato all'angolino su cui Sorrentino non puo' nulla, 3-1.

La ripresa parte senza grandi occasioni, da segnalare un tiro di Mexes e uno di Ambrosini alti sopra la traversa. Le prove generali per il 4-1 le fanno prima Pazzini, tiro alto da posizione favorevole al 64', e poi ancora El Shaarawy che piazza un tiro rasoterra che sibila vicino al palo destro. A firmare il poker rossonero è il 'Faraone': cross perfetto di Abate che aggira tutta la difesa, si fa trovare pronto vicino al palo El Shaarawy che ribadisce in rete; per il giovane attaccante rossonero e' l'ottava rete in campionato.

Alla festa milanista partecipa anche Pazzini, l'ex interista al 93' ribadisce in gol in scivolata un passaggio di El Shaarawy nelle vesti di 'assist man'. Con la vittoria la squadra di Allegri sale a 14 punti in classifica, fermo a 10 il Chievo.

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