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La pianista Nadejda Tzanova oggi a Cagliari in concerto al Ghetto per Spaziomusica (ore 21).

Ancora una pianista al centro dei riflettori di "Suoni delle diversità", la sezione autunnale del trentunesimo festival Spaziomusica, in corso a Cagliari fino a questa domenica (con una "coda" il 15 dicembre). Dopo la lussemburghese Cathy Krier e la giapponese Aki Kuroda, protagoniste di due diversi concerti la settimana scorsa, domani (sabato 3) è la volta della bulgara Nadejda Tzanova (classe 1986) con un programma che spazia dai celeberrimi Quadri di una esposizione di Mussorgsky a pagine di Dimitri Schostakovic (Preludio e fuga), Alfred Schnittke (Preludio e fuga I e II) e Vassil Kazandjiev (Toccata).

Si comincia alle 21 con ingresso gratuito nel consueto spazio del Ghetto, il centro d'arte e cultura in via Santa Croce, nel quartiere di Castello.

Nata nel 1986 a Kazanlak, in Bulgaria, Nadejda Tzanova ha iniziato gli studi musicali a cinque anni sotto la guida di Elena Yulianova. Ammessa nel 2005 all’Accademia Nazionale di Musica nella classe di Stela Dimitrova – Maystorova e di Iliya Chernaev, ha conseguito il diploma in pianoforte nel 2011 e iniziato la specializzazione al Royal Conservatory di Bruxelles, in Belgio, con Boyan Vodenicharov.

Nadejda Tzanova ha partecipato a numerose master class con docenti come Marcella Crudeli, Valerii Shkarupa, Plamena Mangova, Boyan Vodenicharov, Maurizio Moretti e ha vinto oltre venti concorsi internazionali. Suona in importanti stagioni in Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Ucraina, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca, oltre a registrare regolarmente concerti e recital per la Radio Televisione Bulgara. Per meriti artistici ha ricevuto importanti borse di studio.

Prossimo appuntamento con Spaziomusica, domenica 4, sempre al Ghetto alle 21: in programma "Orlando… Brandelli di fughe follie nitriti e clopete clopete", adattamento teatrale dell'"Orlando furioso" di Ariosto interpretato e diretto da Senio G.B. Dattena, con Alessandro Cau alle percussioni, le musiche e le elaborazioni elettroniche di Daniele Ledda e una scultura di Mariano Corda.