Durante la cerimonia di Commemorazione dei caduti della Polizia di Stato svoltasi oggi nei locali della Questura di Nuoro, alla presenza del Prefetto, del Questore e dei parenti delle vittime del dovere, è stato consegnato l’attestato per il conferimento della medaglia d’oro alla memoria per le vittime del terrorismo alla madre della Guardia di P.S. Pierino Ollanu caduto a Roma il 10 maggio 1979.
Il 16 marzo 1978, le BR sequestrarono, a Roma, il presidente della DC, Aldo Moro, il cui corpo fu fatto ritrovare in un’auto parcheggiata in via Castani, il 9 maggio 1978 a Roma. L’azione contro la Democrazia Cristiana continuò anche colpendo esponenti minori, il 29 marzo 1979 fu assassinato il consigliere provinciale Italo Schettini. Il 3 maggio 1979, presso il Comitato Regionale per il Lazio della Democrazia Cristiana, che aveva sede in Piazza Nicosia in un edificio sorto nel periodo fascista, veniva effettuata una “incursione proletaria” delle BR da un commando di 13 brigatisti, tra cui quattro donne, divisi in tre gruppi guidati rispettivamente da Bruno Seghetti, prospero Gallinari e Francesco Piccioni. Il gruppo del Piccioni rimase nella piazza per contrastare eventuali interventi delle Forze dell’Ordine, mentre gli altri due gruppi, con armi in pugno, entrarono nella sede del partito. Ammanettarono impiegati e funzionari, il gruppo Seghetti, piazzò quattro ordigni esplosivi nella palazzina e nel fuggire, portarono via schedari e documenti. Nel frattempo, mentre svolgevano un servizio di istituto con abito borghese a bordo di un’auto del primo distretto denominata “Delta 19”, il brigadiere Antonio Mea, la Guardia Pierino Ollanu e la Guardia Vincenzo Ammirata, venivano inviati, dalla Sala Operativa della Questura di Roma, in piazza Nicosia, in quanto, su segnalazione anonima giunta al 113, era stata segnalata la presenza di ordigni esplosivi nella sede della Democrazia Cristiana e che all’interno vi erano ancora i dinamitardi.
Giunti sul posto, i componenti della “Delta 19”, hanno proceduto ad una ricognizione della sede Democratica. Mentre comunicavano via radio l’esito dell’intervento, da alcune auto parcheggiate nei pressi dell’edificio, scendeva il gruppo del Piccioni che cominciò ad aprire il fuoco in direzione della “Delta 19”. Al gruppo del Piccioni si congiunse il gruppo di Gallinari, che stazionava all’ingresso dell’androne della sede D.C.. In questo modo, la “Delta 19”, si trovò sotto un fuoco incrociato e la pattuglia fu crivellata con raffiche di mitra e kalashnikov. Fu accertato in seguito che le armi che spararono sicuramente furono quelle del Piccioni e di Anna Laura Braghetti.
Il Brigadiere Antonio Mea morì sul colpo, mentre le Guardie Pierino Ollanu e Vincenzo Ammirata, furono trasportati d’urgenza presso l’Ospedale San Giacomo. La Guardia Pierino Ollanu morì 7 giorni dopo, il 10 maggio 1979, a seguito delle gravi ferite riportate, mentre la Guardia Vincenzo Ammirata rimase ferito.
Il Questore ha consegnato l’attestato alla madre signora Emanuela Bonaria Angioni