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Il governo contro la Fiat: fermi i licenziamenti

Il governo scende in campo nella vicenda Fiat Pomigliano e chiede all'azienda di bloccare la decisione di mettere in mobilità 19 operai per permettere il reintegro degli iscritti alla Fiom, come disposto dalla magistratura.

Prima il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera afferma che la mossa della casa torinese non gli è piaciuta limitandosi però al suo parere personale e ricordando come l'azienda "è libera" e le matasse vanno sbrogliate al suo interno. In serata poi dal ministro Elsa Fornero si esprime "rammarico e preoccupazione" e si invita l'azienda "a soprassedere in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi solo il fatto specifico, ma l'insieme delle relazioni sindacali".

Confronti al momento non sembrano ancora in agenda ma da Fornero si chiede di uscire dalla logica dello scontro e "fermare l'avvitamento in una spirale nella quale tutti, dai singoli all'intero Paese, sono perdenti".

Duro e frontale e' invece ancora una volta l'attacco dell'imprenditore Diego Della Valle secondo cui "bisogna proteggere l'Italia da Marchionne e dagli Agnelli" e reputa che "il Presidente della Repubblica Napolitano e il Premier Monti devono, a questo punto, intervenire e richiamare Marchionne e gli Agnelli al rispetto e al senso di responsabilità" che devono al Paese". Critiche sono arrivate anche dal segretario Pd Bersani: "I 19 licenziamenti annunciati sono inaccettabili, in questo modo i problemi si aggravano. Bisogna che la Fiat ragioni diversamente". Il segretario Fiom Airaudo plaude all'intervento della Fornero e si dice "disposto al confronto" che il ministro dovesse organizzare.

E in caso di concretizzarsi dei licenziamenti, la Fiat avrebbe contro la Cisl. Il segretario Raffaele Bonanni lamenta infatti che "i miei iscritti verrebbero danneggiati perché licenziati ingiustamente, tanto che ci muoveremo per tutelarli". Eppure Bonanni aveva giudicato importante la notizia che gli investimenti Fiat in Italia continuano. Una decisione salutata anche dal ministro Passera: "è una buona notizia che abbia confermato di non volere chiudere impianti in Italia". Anche con il tavolo sull'export in corso al ministero, il governo starà quindi al fianco dell'azienda e farà "il possibile perché gli stabilimenti siano attivi e produttivi e non quasi fermi come sono oggi".

Fiat si può comunque consolare con le buone notizie continuano ad arrivare da oltreoceano, dove Chrysler, con un +10%, mette a segno il miglior mese di ottobre degli ultimi 5 anni, con buone vendite per il marchio Dodge e per i modelli di 500. Il Lingotto si conferma anche leader di mercato in Brasile, con vendite in aumento, sempre ad ottobre, del 41%.

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