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Trittico di appuntamenti nel fine settimana a Cagliari per Spaziomusica.

Trittico di appuntamenti, questo fine settimana a Cagliari, per "Suoni delle diversità", capitolo autunnale di Spaziomusica, la rassegna di musica contemporanea quest'anno alla sua edizione numero trentuno.

Domani sera (venerdì 2 novembre),  Ghetto (il centro d'arte e cultura in via Santa Croce, nel quartiere di Castello), a partire dalle ore 21 (e con ingresso libero), sono di scena i francesi Olivier Dumont e Nicolas Thirion con il loro progetto Death in Death Valley, in un concerto organizzato in collaborazione con l'associazione Why Note di Digione, sodalizio dedito alla produzione alla diffusione e alla promozione delle musiche contemporanee e sperimentali.

Chitarrista attivo in vari gruppi musicali, Olivier Dumont utilizza principalmente delle fonti sonore analogiche e strumenti che lui stesso progetta; Nicolas Thirion, musicista passato da lunghe esperienze rock alla techno e alla sperimentazione, cattura questi suoni e li trasforma in diretta col suo computer. Il risultato è Death in Death Valley, un progetto ai confini fra libera improvvisazione, musica elettroacustica e noise, ma che non dimentica le sue radici rock'n roll.

Dopo la lussemburghese Cathy Krier e la giapponese Aki Kuroda, protagoniste di due diversi concerti la settimana scorsa, ancora una pianista al centro dei riflettori di Spaziomusica: sabato 3 novembre è la volta della bulgara Nadejda Tzanova (classe 1986) con un programma che spazia dai celeberrimi Quadri di una esposizione di Mussorgsky a pagine di Dimitri Schostakovic (Preludio e fuga), Alfred Schnittke (Preludio e fuga I e II) e Vassil Kazandjiev (Toccata).

Un attore, Senio G.B. Dattena, un percussionista, Alessandro Cau, le musiche e le elaborazioni elettroniche dal vivo di Daniele Ledda, una scultura di Mariano Corda: questi i crediti di "Orlando… Brandelli di fughe follie nitriti e clopete clopete", la performance tratta dall'"Orlando furioso" di Ariosto, che domenica chiude il trittico di Spaziomusica per questo fine settimana e la parte principale della rassegna. Che ha però ancora un appuntamento in programma a metà dicembre: sabato 15, sempre al Ghetto, il Coro dell'Università di Sassari e la Piccola Orchestra d'Archi diretti da Daniele Manca presentano "Te Deum": un lavoro a più mani improntato alle note e al testo dell'inno gregoriano "Veni Creator Spiritus" e firmato da quattro compositori sassaresi - Stefano Garau, Davide Soddu, Gabriele Verdinelli oltre allo stesso Daniele Manca – con unIntroito solo strumentale del compositore cagliaritano Marcello Pusceddu.