La Confindustria Sardegna Meridionale ritiene che il Teatro lirico di Cagliari, oltre che uno degli imprescindibili capisaldi culturali della nostra isola, possa e debba divenire una delle leve principali attraverso cui rilanciare l’immagine del territorio attraendo così nuovi flussi turistici, con positive ricadute economiche sull’intera regione.
Al Convegno promosso dalla CGIL pochi giorni fa anche il Segretario Generale Susanna Camusso ha confermato ancora una volta che la cultura deve essere considerata un’attività industriale, ispirata quindi ai criteri di economicità tipici dell’attività imprenditoriale e manageriale.
Non possiamo più permetterci di gestire le attività culturali senza avere ben chiari gli aspetti economici. Si può e si deve fare cultura senza pensare che possano essere dei pozzi senza fondo, ma facendo scelte coraggiose, mettendo da parte il comune sentire che la cultura debba essere un’attività assistita: non ci sono più i soldi! Pensiamo a quello che si fa in altri paesi per valorizzare siti meno importanti dei nostri con ritorni economici e occupazionali per noi impensabili! O pensiamo che gestire beni culturali significhi rivendicare risorse senza alcun obbligo di rendiconto?
Per questo, la situazione fortemente conflittuale e di contrapposizione generatasi con la nomina del nuovo Sovrintendente, che rischia di pregiudicare il raggiungimento degli importanti traguardi cui il Teatro deve aspirare, chiama tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali interessati ad uno sforzo comune volto a ritrovare un indispensabile clima di collaborazione.
In tal senso, sarebbe certamente apprezzabile che, a prescindere da questioni di metodo e di merito circa la legittimità ed opportunità della scelta compiuta, il Sindaco di Cagliari assumesse la coraggiosa decisione di provare a ricostruire quell’indispensabile e diffuso consenso nella scelta del nuovo Sovrintendente che, solo con una riconosciuta autorevolezza e competenza, potrà ricevere quel supporto necessario a riportare il Teatro ai successi ed all’attenzione che merita all’interno ed all’esterno della Sardegna. Com