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Dopo oltre due mesi di indagini i carabinieri della compagnia di Bono identificano autori rapina ad anziani di Bottida

In pochi giorni, gli investigatori della Compagnia cc di Bono, agli ordini del Cap. Lampis, sono giunti all’identificazione degli autori della rapina ai danni di due anziani di Bottida, piccolo centro della provincia sassarese.
Infatti, i carabinieri hanno identificato e arrestato due dei tre uomini che il 28 luglio fecero irruzione in un'abitazione di Bottida dove hanno rapinato due anziani coniugi. I presunti responsabili sono stati identificati e ammanettati grazie alle riprese di una telecamera a circuito chiuso che i derubati avevano installato nel corridoio dell'abitazione.

Nelle immagini acquisite dagli uomini del Capitano Lampis, comandante da qualche anno della compagnia carabinieri di Bono, si vedono tre giovani armati che fanno irruzione nell'abitazione di via Canonico Tilocca e dopo aver scaraventato a terra senza alcuna pietà la padrona di casa, Martina Galistru, di 66 anni, hanno a rovistare nella casa alla ricerca di armi e denaro. La donna e il marito, Salvatore Pala, invalido di 71, non hanno potuto far niente e poco dopo i tre sono fuggiti con 400 euro.

Durante l’irruzione la poveretta aveva anche provato a dare l'allarme attraverso un telecomando ma i rapinatori gliel’hanno impedito bloccandole con violenza un braccio.

La svolta nelle indagini si è avuta il 4 agosto scorso quando uno dei presunti rapinatori, Salvatore Lattone, di 27 anni, di Bono, evaso a giugno dal carcere di Iglesias dopo un permesso, era stato fermato dai carabinieri di Ozieri con una pistola argentata cal. 9 per 21, molto simile a quella vista dagli inquirenti nelle immagini della telecamera a circuito chiuso della casa dei rapinati. Dopo la richiesta di custodia cautelare della Procura della Repubblica di Nuoro, a Lattone è stato notificato il provvedimento nel carcere di Sassari dove è rinchiuso da agosto. Assieme a lui è finito nel carcere di “Badu ‘e Carros” anche Marco Gaggioli, di 20, sempre di Bono.

I militari di Bono stanno ora attivamente cercando il terzo uomo che pare si sia reso irreperibile.

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