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Domani a Cagliari manifestazione davanti al Consiglio regionale degli appartenenti alle forze di Polizia

Gli uomini della Polizia di Stato (Siulp, Sap, Ugl Polizia Di Stato e Consap), Polizia Penitenziaria (Sappe, Fns-Cisl Ugl Penitenziaria),  Corpo Forestale dello Stato ( Sapaf, Ugl Forestale, Fe.Si.Fo, Fns-Cisl), Vigili del Fuoco (Fns-Cisl, Conapo, Ugl Vv.F), Cocer Carabinieri, Cocer Guardia Di Finanza, Cocer Esercito, Cocer Marina e Cocer Aeronautica, Domani, davanti alla sede del Consiglio Regionale a Cagliari, le donne e gli uomini che indossano un’uniforme, con una rappresentanza di tutte le Provincie della Sardegna, scenderanno in piazza per protestare "contro un governo sordo rispetto agli appelli lanciati per salvare la sicurezza, la difesa, l'ambiente e il soccorso pubblico del Paese".

Lo hanno reso noto con un comunicato i sindacati di polizia e dei vigili del fuoco.

Nella nota si afferma che "Oltre ai circa 4 miliardi di tagli sui capitoli di finanziamento, che rendono questi comparti quelli che hanno subito il maggiore taglio sotto la scure cieca e lineare del governo, il blocco del turn over, che comporterà la perdita di circa 22mila unità per polizia e carabinieri, ora il ministro Fornero vuole che  questi operatori restino in servizio sino e oltre ai 65 anni. Una vera follia ragionieristica e una totale miopia politica".

Non si vuole infatti tener conto dell’anzianità contributiva maturata, avendo questi iniziato la loro carriera giovanissimi. A questo si aggiunga il protrarsi del blocco del tetto salariale anche all’anno 2014, con il conseguente non pagamento delle indennità conseguenti a scatti, promozioni, assegni di funzione. Sarà per giunta anche soppressa l’indennità contrattuale, un’elemosina oggi presente in busta paga a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro oramai scaduto da anni.
L’ennesima beffa nei confronti di coloro che si prodigano per far si che nel nostro paese sia garantita la sicurezza, senza per contro ottenere alcuna garanzia funzionale.

I sindacati auspicano - concludono i sindacati di Polizia  - che "tutti i ministri interessati che non concordano con queste azioni prendano le distanze dalla Fornero e da tutti gli altri componenti del Governo che hanno la stessa posizione, preannunciando, ove necessario, responsabilmente le proprie dimissioni. Perche' solo in questo modo possono rappresentare ancora queste donne e questi uomini e il diritto dei cittadini e del Paese alla sicurezza, interna ed esterna e al soccorso pubblico". Com