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Primarie Coalizione centro sinistra: Vendola attacca Renzi: liberismo da rottamare

Il leader di Sel Nichi Vendola vede in Metto Renzi, suo sfidante alle primarie del centrosinistra, "una più marcata adesione a modelli culturali che io penso debbano essere rottamati". Lo ha detto ai microfoni di Sky intervistato da Maria Latella.

Da rottamare, ha aggiunto, è l'idea "di subalternità culturale della sinistra" rispetto a certi "modelli egemoni" liberisti che hanno portato all'attuale crisi economica internazionale. Al presidente della Regione Puglia la candidatura di Renzi non dà però fastidio.

"No assolutamente" ha risposto durante l'intervista aggiungendo che la presenza del sindaco di Firenze rende la "competizione più vera e autentica".

"Ho costruito un pezzo del mio cammino politico con alcuni protagonisti del Pd, talvolta li ho contastati, ma per le loro idee, non per la loro età".
 Per Vendola tanto Pierluigi Bersani quanto Renzi sono attualmente dei "competitori" con i quali si augura di mantenere intatti i buoni rapporti umani, senza cioè la "violenza polemica" che spesso oggi caratterizza la politica italiana. "Sono fiducioso" ha concluso.

 Per Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Filippo Penati come Franco Fiorito "raccontano una storia abbastanza indecente". Lo ha detto a Maria Latella su Sky Tg24. A suo parere l'ex vice presidente del Consiglio regionale lombardo e ex capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani "deve liberare il suo seggio per andare davanti alla magistratura" e parlare nelle sedi opportune.

 Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia, ha detto a Maria Latella su Sky Tg24 che la sua campagna elettorale per le primarie del centro sinistra si reggerà sul volontariato. "Per la manifestazione di ieri abbiamo speso 8 mila euro. La mia campagna si avvicinerà allo zero euro di investimenti. Non abbiamo l'appoggio degli investitori. Ci reggiamo soltanto sul volontariato. Chi lo fa lo fa in modo volontario" ha detto. Vendola ha inoltre negato di avere uno 'spin doctor' come Giorgio Gori per Matteo Renzi: "Non ne ho, discuto di tutto con i gruppi di volontari, ma per il resto me la cavo da solo" ha concluso.