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Operaio simula incidente sul lavoro per avere più giorni di malattia, smascherato dai carabinieri e denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Cagliari Villanova hanno smascherato un abile truffatore che ha simulato in infortunio sul luogo di lavoro per cercare di ottenere nuova convalescenza retribuita. Infatti, S.R., 56 anni di Quartu Sant’Elena, è un giardiniere dipendente della società Proservice S.p.A. di Cagliari, a partecipazione pubblica che si occupa della manutenzione degli edifici scolastici di proprietà della Provincia e del Comune di Cagliari. L’uomo, che da qualche tempo aveva superato il limite massimo previsto per la malattia a carico dell’Inps (557 giorni in 4 anni), ha deciso di simulare un infortunio sul lavoro che, invece, viene gestito e retribuito dall'Inail.

L’uomo, una mattina di qualche giorno fa, non avvedendosi di alcune telecamere opportunamente installate nella sede della Proservice, ha percorso un tratto delle scale che conducono agli uffici e, dopo aver verificato l’assenza di altre persone, si è lasciato volontariamente cadere di faccia lungo le scale come se l'incidente fosse accaduto mentre le discendeva. Sdraiato, ha chiamato a gran voce i soccorsi e in quella situazione è stato soccorso dal 118, prontamente intervenuto. Il contesto in cui è stato recuperato gli ha consentito di aggravare le sue condizioni di salute, già non particolarmente buone, tanto da indurre i medici ad emettere un certificato di 30 giorni di malattia per una distorsione al ginocchio sinistro. L’azienda, scoperto l’inghippo, ha querelato il dipendente infedele che è stato successivamente licenziato.

S.R., alcuni giorni dopo il licenziamento, ha minacciato di darsi fuoco nel cortile della ditta, cospargendosi di liquido infiammabile ma l’immediato intervento dei militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cagliari, ha scongiurato l’insano gesto e l’uomo è stato affidato alle cure dei sanitari del reparto di psichiatria dell’ospedale più vicino.

L’operaio non è nuovo ad imprese del genere: il 22 maggio scorso era balzato agli onori delle cronache per essersi arrampicato su un traliccio dell’alta tensione a circa 10 metri di altezza, minacciando di buttarsi. Solo a seguito di una trattativa di circa un’ora condotta dai Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, si era convinto a scendere, dopo che gli era stato promesso un incontro con il Direttore dell'Inps di Cagliari. propiziato dagli uomini dell'Arma. Nella circostanza l’uomo raccontò di aver deciso di compiere quel gesto poiché gli era stata appena notificata una lettera dell’Inps che lo informava di aver raggiunto il limite massimo di malattia e che, pertanto, da allora in avanti la sua inabilità al lavoro non sarebbe più stata retribuita.

Gli inquirenti indagano per verificare se nel tempo S.R. abbia simulato altri infortuni.