“La Regione Sardegna non ha mai attivato la possibilità di maggiorare l’Irap, mentre ha previsto la riduzione della stessa, nella misura massima prevista dalla legge, a decorrere dall’annualità 2008, per le imprese che presentano determinati requisiti. Esclusivamente per le Onlus, la normativa nazionale concede alle Regioni margini di manovra più ampi, fino alla possibile esenzione totale dal pagamento dell’imposta. Anche in questo caso la Regione Sardegna ha sfruttato la leva fiscale a sua disposizione, prevedendo (già dall’annualità 2004) l’esenzione totale dall’Irap”.
Lo precisano il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito ad alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa secondo i quali la Sardegna avrebbe aumentato l’aliquota Irap e l’addizionale Irpef, imposte regionali improprie il cui gettito è interamente devoluto alla Regione, ma istituite e disciplinate con leggi statali, e sulle quali le Regioni hanno margini di manovra molto bassi, in quanto possono modificare le aliquote solo nei limiti individuati dalla normativa nazionale.
In particolare con riferimento all’IRAP, la normativa (comma 3 art. 16 del D.lgs 446/97 e comma 226 art. 1 L.244/07) prevede che le Regioni possano variare l’aliquota ordinaria nazionale (pari al 3,90) e quelle maggiorate previste dal 2011 per determinati soggetti passivi (banche, assicurazioni e concessionarie) fino a un massimo dello 0,92%. “Nel 2009 e nel 2010 le aliquote nazionali erano al 3,90 quella ordinaria; al 8,50 l’aliquota amministrazioni ed enti pubblici; al 1,90 Aliquota agricoltura e pesca e al 3,90 onlus di diritto e di fatto – spiegano Cappellacci e La Spisa - in Sardegna l’aliquota ordinaria era addirittura al 2.98, le altre sullo stesso livello del nazionale, con esenzione per le onlus.
Nel 2011 a livello nazionale l’aliquota ordinaria era al 3,90 a fronte del 2,98 in Sardegna; al 4,20 l’aliquota per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (3,28 in Sardegna); al 5,90 l’aliquota per le imprese di assicurazione (4,98 in Sardegna); al 4,65 l’aliquota per le banche ed altri enti e società finanziari a fronte del 3,73 per la Sardegna; al 8,50 l’aliquota amministrazioni ed enti pubblici, idem in Sardegna; al 1,90 l’aliquota agricoltura e pesca (idem in Sardegna); al 3,90 onlus di diritto e di fatto (esenzione in Sardegna).
In merito all’addizionale regionale Irpef, in Sardegna l’aliquota è attualmente dell’1,23% pari all’aliquota base stabilita dalla normativa statale.