Press "Enter" to skip to content

Assemblea del Pd, Bersani: l’unico cambio in corsa è aprire a Renzi

Via libera dell'assemblea del Pd al documento che da mandato al segretario, Pier Luigi Bersani, a trattare al tavolo delle primarie con le altre forze della coalizione e a definire insieme agli alleati il manifesto politico delle alleanze. Il testo è stato approvato all'unanimità.

Pierluigi Bersani aveva chiesto, di fatto, che venissero ritirati gli emendamenti presentati ai tre documenti da votare oggi sulle regole delle primarie.

"I documenti presentati parlano già abbastanza chiaro, vogliamo discuterne in coalizione. Il mio consiglio è fermarci li", ha detto il segretario del Pd.

Questa assemblea non è "un'arena di gladiatori" ma un "organo dirigente effettivo" che ha "bisogno del massimo di rispetto, anche con riferimento al lavoro svolto da quest'assemblea in questi anni. Un lavoro programmatico a cui i candidati del Pd dovranno fare riferimento". Lo dice Pier Luigi Bersani nella replica all'assemblea del Pd.

"Organizziamo il campo dei progressisti ma ci rivolgiamo a forze moderate che vogliono dare risposta alla destra sul populismo. Su questo punto non molliamo". Così Pier Luigi Bersani nella replica all'assemblea del Pd ribadisce l'apertura ai centristi.

"Noi guardiamo a forze moderate ed europeiste". Lo ha specificato Pier Luigi Bersani nella sua replica all'assemblea del Pd in corso a Roma. "La responsabilità è l'apertura - dice Bersani - saranno i due elementi irrinunciabili della nostra carta d'intenti".

Nostra iniziativa per le primarie è già apprezzata, ma la strada è lunga, quando dicevo che non dobbiamo dare l'idea di una insostenibile leggerezza delle nostre discussioni, credo che questo coinvolga lo stile della campagna delle primarie e cioè la sua sobrietà, c'è un tema di stile e di spese". Lo ha detto il segretario Pd, Pierluigi Bersani, durante la replica in assemblea.

 "Lasciate stare che 'siamo in crisi di nervi' o come scrivono 'sull'orlo di una crisi isterica'. Nel fango che investe tutti noi leghiamo il Pd alla partecipazione e abbiamo segni evidenti che questo viene compreso". Così Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'assemblea nega tensioni dentro il Pd in vista delle primarie.

"L'unica regola esistente che si cambia in corso d'opera" è la deroga che consente la corsa di altri candidati del Pd oltre al segretario alle primarie di coalizione (e che dunque consente la corsa di Renzi), ha detto Bersani, parlando all'Assemblea del Pd.

"Qui non si fanno giochetti né trappole, non si fanno cavilli per coprire la mancanza di linea politica né è liturgia inutile perché le decisioni si prendono altrove. Così si porta acqua al mulino dell'antipolitica e si fa male al Pd. Noi non siamo disponibili a questo: oggi si modifica lo Statuto e regoleremo lo svolgimento delle primarie perché per noi le regole sono necessarie per una partecipazione democratica. Daremo regole di certezza a tutti". Così il presidente dell'assemblea del Pd Rosy Bindi apre la riunione del Parlamentino democratico dedicato alle regole per le primarie.

"Il cuore della campagna di Renzi è un attacco permanente al partito e alla sua classe dirigente. Non vedo quali proposte faccia per l'Italia", afferma la presidente del Pd in una intervista a La Repubblica. Per Bindi inoltre "lo slogan della rottamazione è un grande contributo alla demagogia della destra berlusconinana e di Grillo che ci vorrebbero tutti uguali e tutti a casa".

"Lo diciamo in faccia quello che vogliamo fare. Non siamo andati da Bersani a proporre accordi. Ci piace l'idea delle primarie come occasione in cui chi ha le idee le presenta, chi vince, chi perde da una mano a chi ha vinto senza scappare, senza formare un altro partito". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra, partecipando a un'iniziativa elettorale a Taranto.