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Avrebbe tentato di avvelenare il padre della sua fidanzata con il miraggio di una eredità da parte della donna: eseguita oggi la misura cautelare degli arresti domiciliari per tentato omicidio

Quest’oggi, i carabinieri della compagnia di Ottana (Nuoro), a conclusione di complessa attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Andrea Schirra, hanno proceduto all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dalla Procura di Nuoro, nei confronti di Gianfranco Sanzone, di 42 anni, pregiudicato, di Capoterra (Ca), per il reato di tentato omicidio, commesso il 19 gennaio 2012 nei confronti di Gesuino Mameli, di 71 anni e residente ad Olzai (Nu).

L’intera attività investigativa è partita dalla denuncia presentata presso la stazione carabinieri di Ottana da parte della figlia del Mameli, Angela Maria, nei confronti del Sanzone a seguito del tentativo posto in essere da quest’ultimo di avvelenamento dell’anziano padre, attraverso la somministrazione di farmaci mescolati nel vino che il Sanzone avrebbe fatto bere al pensionato. Quindi sono state subito avviate le indagini da parte degli investigatori della Compagnia di Ottana dalle quali poi è emerso che la Angela Mameli aveva conosciuto il presunto responsabile del reato, nel dicembre del 2012 contattandolo per telefono dopo aver letto un annuncio pubblicato sul settimanale di annunci pubblicitari “il Baratto”. Il Sanzone, però, inizialmente, aveva celato alla donna la sua reale identità, scoperta da quest’ultima soltanto casualmente in un secondo momento. Inoltre aveva dato notizie false circa il suo lavoro e le sue condizioni economiche, alquanto precarie.

Dopo poco tempo dall’inizio della relazione affettiva, l’uomo era stato ospitato a casa della famiglia Mameli ad Olzai per un alcuni giorni e, in più occasioni, aveva regalato ed offerto da bere del vino al padre della Mameli, spesso senza bere a sua volta. In particolar modo in due occasioni:  il 28 dicembre 2011 ed il 19 gennaio 2012, l’anziano dopo aver bevuto il vino regalatogli, era stato ricoverato d’urgenza  presso l’ospedale San Francesco di Nuoro. Mentre il 28 dicembre 2011 71enne era stato ricoverato in stato confusionale e semi ipnotico; nel secondo caso, il 19 gennaio, la vittima del presunto avvelenamento è stato nuovamente portato in ospedale in condizioni estreme, ovvero in stato di coma farmacologico per aver ingerito benzodiazepine, come è poi emerso dalle analisi cliniche effettuate.

Il Sanzone, quindi, rientrato subito a casa dei Mameli, aveva cercato frettolosamente di preparare le valige con il chiaro intento di far perdere le proprie tracce ma era stato immediatamente bloccato dai alcuni componenti della famiglia Mameli e accompagnato in caserma per la denuncia. In quella occasione i militari della Compagnia cc di Ottana, dopo aver raccolto tutti i particolari dei fatti, hanno perquisito l’autoveicolo di proprietà del Sanzone, rinvenendo svariate confezioni di medicinali, certificati medici che prescrivevano farmaci antidepressivi contenenti benzodiazepine, esattamente lo stesso principio attivo trovato dalle analisi mediche eseguite sul paziente a seguito del secondo ricovero.

Inoltre i carabinieri hanno appurato che l’indagato, proprio la mattinata del fatidico 19 gennaio, aveva comperato nella farmacia di Olzai alcune confezioni di medicinali antidepressivi che lui assolutamente non aveva mai assunto, come poi ha riferito anche il suo medico curante. E così la sera stessa, approfittando di una breve assenza del Mameli, il Sanzone nuovamente avrebbe attentato alla sua vita sciogliendo il farmaco nel bicchiere di vino offerto all’anziano. L’assurdo movente di questa terribile azione, è da ricercarsi in un suo disegno alquanto bizzarro di impossessarsi di un immobile ereditato del Gesuino Mameli. Una volta deceduto quest’ultimo, il bene sarebbe inevitabilmente passato alla figlia Angela Maria che se avesse mantenuto il legame affettivo con la donna, l’arrestato avrebbe intravisto la possibilità di entrare a far parte, a pieno titolo, di coloro che potevano vantare un diritto su tale immobile.