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Agenda digitale, start up e controlli sulle spese degli enti locali: Il Cdm approva le norme

"Nulla ha detto il presidente Monti su misure fiscali da adottarsi entro la fine della legislatura", si legge in una nota di Palazzo Chigi che ricorda come alla conclusione della riunione dell' Intergruppo parlamentare sull'agenda urbana, il deputato del Pdl e membro del comitato, Enrico La Loggia, ha rivolto al presidente Monti la seguente domanda: "Se è possibile immaginare, da qui alla fine della legislatura, anche soltanto individuare un percorso, per una prima tappa della riduzione fiscale...". La risposta del presidente Monti, ricorda sempre la nota di Palazzo Chigi, è stata questa: "Individuare un percorso, per anche soltanto una prima tappa... Non lo escludo".

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto crescita. Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Mario Monti. "Questo decreto legge su innovazione per la crescita, l'agenda digitale e le start up è stato adottato dal consiglio dei ministri su proposta del ministro Passera", ha detto Monti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. "L'agenda digitale è un modo per trasformare il Paese, è la base per recuperare il gap tecnologico del Paese. Tutti ciò che va verso il digitale può far superare antichi squilibri territoriali". Lo ha affermato il premier Mario Monti nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi in una pausa dei lavori del Consiglio dei ministri. Secondo il premier "è stato un passo avanti nell'agenda crescita e rappresenta la naturale prosecuzione di quanto fatto nei mesi scorsi: dal Salva Italia, e poi liberalizzazioni e semplificazioni, fino al primo decreto sulla crescita. Queste norme puntano in modo ambizioso a fare del nostro paese un luogo in cui l'innovazione sia un elemento per la crescita".

Nel dl sviluppo è previsto anche il credito d'imposta alle infrastrutture una misura che per il ministro Passera potrà "mettere in moto opere che altrimenti non partirebbero" e "potrebbero essere per decine di miliardi i lavori che questo meccanismo faciliterà”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.

"Un migliore raccordo tra cittadini e politica, e viceversa, è lo sforzo principale cui dobbiamo attendere", ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, parlando all'incontro con l'integruppo parlamentare per l'Agenda urbana, rappresentato da Enrico La Loggia, Walter Vitali e Bruno Tabacci, presenti il ministro Fabrizio Barca e il sottosegretario Antonio Catricalà, in seguito all'istituzione del Comitato interministeriale per le politiche urbane.

Secondo Monti è questo l'obiettivo dell'agenda urbana, dal momento che "la città è il centro dell'azione di governo", e lo si deduce anche dalla radice del termine: "Da urbs - ha spiegato il premier -, viene la parola urbano, un sostantivo e un aggettivo di cui abbiamo particolarmente bisogno nel nostro paese", ha aggiunto.

"Nella lunghissima fase della mia vita nella quale vedevo la politica come una cosa interessante ma il più lontano possibile dalla mia vita, ho sempre pensato che essere sindaco delle grandi città dovesse essere la funzione politica più difficile, molto più di quella che io ora ricopro", ha dichiarato il premier Mario Monti.