“Le numerose preoccupanti notizie sulla situazione delle carceri in Sardegna richiedono un’urgente visita ispettiva della Commissione “Diritti Civili” del Consiglio regionale anche per verificare quanto aumenterà la servitù penitenziaria nella nostra isola con la previsione dei nuovi Istituti”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, a nome dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che quindici giorni fa con il segretario Gianni Massa è stata inviata una lettera al Presidente Salvatore Amadu con specifico riferimento all’incremento di detenuti pericolosi e alle condizioni logistiche della Casa Circondariale nuorese di Bad’e Carros.
“L’associazione – osserva – continua a ricevere numerose segnalazioni da parte di familiari e detenuti sulla costante riduzione degli spazi nelle diverse carceri isolane e sulla mancanza di rispetto delle circolari da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in materia di trasferimenti e condizioni di vita dei ristretti. Il continuo trasferimento di cittadini privati della libertà dalla Penisola rende particolarmente difficile garantire una vita dignitosa ai ristretti e condiziona negativamente anche l’attività degli operatori penitenziari sia quelli dell’area trattamentale-rieducativa sia quelli della sicurezza”.
“Sono passati diversi anni dall’ultima indagine conoscitiva sulla realtà detentiva della Sardegna e le visite ispettive – conclude Caligaris – potrebbero essere l’occasione per aggiornare i dati acquisiti precedentemente in modo da evidenziare com’è cambiata la realtà sarda offrendo importanti materiali di riflessione. Sarà così possibile proporre opportune iniziative tese a far rispettare il diritto alla territorialità della pena, a ridurre il disagio anche ai familiari dei detenuti che molto spesso sono costretti a rinunciare ai colloqui con i propri cari per le difficoltà a raggiungerli. Ciò vale in particolare per i sardi, detenuti e agenti, da diversi anni lontani dall’isola. Com