Il 23 settembre scorso, si presentavano presso il Comando Stazione di Cagliari Villanova due coniugi di Cagliari, i quali denunciavano che dal mese di novembre 2011, avevano assunto una colf , che si recava presso la loro abitazione ogni mercoledì, dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
La collaboratrice, che rimaneva da sola in casa, lo stesso giorno della denuncia i coniugi hanno constatato casualmente che all’interno di una madia, ubicata nel salone, al posto di una loro legumiera d’argento vi era un oggetto di acciaio, non di loro proprietà. Quindi hanno fatto un controllo più esteso al termine del quale hanno accertato che erano stati portati via vari oggetti di argenteria pregiata, il cui valore commerciale e attuale ammonterebbe a circa euro 12.000, 00, sostituiti con altri oggetti in acciaio, di dimensioni simili per ingannare lo sguardo.
I sospetti ricadevano sulla D. S., unica persona estranea che rimaneva da sola all’interno della casa e che spesso e volentieri portava con sé un borsone nero, di notevoli dimensioni. Inoltre nel mercoledì antecedente alla formalizzazione della denuncia, era stata lasciata una chiave all’ interno della madia, cosa insolita visto che le chiavi dei mobili erano custodite dai proprietari.
Alla luce di questo, i militari hanno perciò richiesto un decreto di perquisizione dell’abitazione della presunta ladra, emesso ed eseguito poi il 26 settembre scorso, e gli uomini dell’Arma con in mano il dispositivo dell’A.G. hanno notificato alle ore 15.30 e subito dopo la presunta responsabile è diventata la vera autrice di furti, per sua stessa ammissione, che ha infine raccontato che aveva portato via gli oggetti preziosi perché aveva bisogno di soldi e la refurtiva l’aveva poi venduta nei negozi di compro-oro, ormai diventati sempre più centro di raccolto di provenienza incerta.