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Sanciu: “Inaccettabili i tagli previsti dalle Poste italiane per gli uffici di San Pantaleo, Cannigione, Berchideddu e Baia Sardinia.

“E’ inaccettabile, è un’altra puntata della vicenda di uno Stato che smantella le sue sedi periferiche in Gallura e in tutto il Paese. Dopo il tribunale e le sezioni distaccate di enti ed agenzie ora stanno per chiudere anche gli uffici postali dei paesini. Ho già presentato un’interrogazione indirizzata al Ministro affinché venga data immediata risposta su quanto sta accadendo”.

Il Senatore Fedele Sanciu si mobilita per la chiusura degli uffici postali di San Pantaleo, Cannigione, Berchideddu e Baia Sardinia annunciata dalla società tempo fa e ribadita ancora una volta oggi sugli organi di stampa. Il giorno  25 settembre Sanciu ha depositato in Senato un’interrogazione a risposta scritta nella quale sollecita garanzie per il mantenimento di un adeguato livello del servizio postale in Sardegna che, con la riorganizzazione prevista, potrebbe subire disservizi superiori ai benefici previsti dalla società .

“La paventata soppressione degli uffici postali di San Pantaleo, Cannigione, Berchideddu e Nuchis – prosegue il Senatore - comporterebbe inevitabili disagi sia per la popolazione residente che per quella fluttuante, costretta a convergere sulle città di Olbia e Tempio finendo così per ingrossare le già consistenti file di utenti. La riorganizzazione del sistema postale in Sardegna, di fatto sembra influire pericolosamente sul livello del servizio postale e questi effetti negativi possono essere ancor più impattanti perché coinvolgono indistintamente i piccoli comuni e le frazioni e nel caso della Provincia Olbia Tempio i quattro uffici di San Pantaleo, Cannigione, Berchideddu e Baia Sardinia”.

“In Sardegna, negli ultimi anni, il servizio assicurato da Poste italiane, è diventato assai lacunoso, specie a seguito delle drastiche riduzioni operate in ogni settore dagli uffici , al personale ai mezzi. In più occasioni si sono verificati ritardi nella consegna della corrispondenza , persino delle bollette di luce e gas, i quali ovviamente producono oggettivi disagi in larghe fasce di utenza”.

“Da quanto si apprende da articoli di stampa Poste Italiane s.p.a. ha avviato la riorganizzazione in tutta Italia con la soppressione di circa un migliaio di uffici considerati al di sotto dei parametri di economicità e la razionalizzazione di oltre seicento sedi con conseguente riduzione di orario giorni di apertura.

Questo potrebbe modificare le modalità di erogazione, con notevoli disagi agli utenti, in particolare i residenti anziani che si troverebbero a non poter usufruire agevolmente di servizi essenziali, quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, costretti a difficili spostamenti”.
“Sulla problematica si sono anche già espressi i sindacati che evidenziano come questa riorganizzazione metta a rischio i livelli occupazionali e la solidità dell’azienda, ponendo in discussione il carattere universale del servizio di recapito postale, con abbassamento degli standard qualitativi dettati dai tempi di consegna.

Ecco perché il Ministro deve rispondere ed intervenire con urgenza”, conclude il Senatore Sanciu. Com