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Mario Monti all’Assemblea generale dell’Onu: più Europa, interesse di tutti

Per superare la crisi economica  mondiale "è chiaro che più' Europa è nell'interesse generale", e in questo contesto, "l'Italia continuerà a fare la sua parte rafforzando ulteriormente la sostenibilità di bilancio e migliorare la sua crescita potenziale". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Monti nel suo intervento di esordio alla 67esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, primo premier italiano in tre anni al Palazzo di Vetro.

Era questo per Monti il primo intervento all`Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove l`ultimo presidente del Consiglio presente era stato Silvio Berlusconi, nel 2009. Mario Monti, è arrivato lunedì a New York.

Nonostante la crisi economica, l'Italia continua a fare la sua parte nella gestione delle crisi, nel peace-keeping e nelle missioni di stabilizzazione, ha assicurato Monti, che ha definito quella attuale la crisi più grave nella storia dell'Unione europea. E' una crisi che si inserisce in un contesto economico globale di per sé problematico perché i mercati sono condizionati da "gravi segnali di tensione, soprattutto per il deterioramento dei conti pubblici": una crisi che non sarà breve perché non siamo in presenza di "squilibri ciclici".

"L'Italia è sempre stata al fianco del popolo arabo soprattutto negli ultimi mesi di lotta alla giustizia e alla democrazia", ha detto Monti ricordando che l'Europa sta prestando "un aiuto concreto ai loro nuovi governi per assistere la loro ripresa". In questo quadro "la nostra esperienza e le nostre risorse rimarranno impegnate in diversi teatri critici, specialmente Afghanistan e Libano". In Africa, "aiutare la Somalia resterà un punto in cima alla mia agenda di governo, affinché ritrovi integrità e dignità".
"Non possiamo sottovalutare il pericolo crescente di una proliferazione nucleare", ha  sottolineato Monti. L'Italia sostiene l'Aiea per ottenere chiarimenti sulla vera natura del programma nucleare iraniano.

L'Italia, ha detto Monti, appoggia la missione del nuovo Rappresentante speciale Onu per la Siria e chiede "al Consiglio di sicurezza di superare lo stallo che impedisce l'adozione di una efficace azione internazionale" che metta fine "ai massacri in corso e alle massicce violazioni dei diritti umani in Siria". Ma, ha detto ancora Monti, sono necessari "buona fede e buona volontà". E non tutti gli attori, nella partita siriana, hanno queste doti.
Il presidente, ieri sera, ha partecipato a una cena al ristorante Le Cirque, insieme al segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Timothy Geithner, al presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, al magnate George Soros, e a importanti manager, tra cui Fabrizio Freda, amministratore delegato di uno dei più conosciuti marchi di cosmesi nel mondo, Estée Lauder, e Lamberto Andreotti, Ceo di Bristol Myers Squibb, uno dei grandi colossi farmaceutici mondiali.