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Il piano delle Regioni: taglio agli stipendi e alle spese

Riduzione immediata degli emolumenti di presidenti, assessori e consiglieri; riduzione del numero degli assessori e dei consiglieri; limitazione delle spese dei gruppi consiliari eliminando i benefit e sottoponendoli al controllo della Corte dei Conti; eliminare la possibilità di costituire nuovi gruppi che non siano collegati a liste elette; fissare il numero delle commissioni da un minimo di quattro a un massimo di otto.
Questi i punti salienti del provvedimento per il taglio ai costi della politica regionale messo a punto dalla Conferenza delle Regioni e presentato dal Presidente Vasco Errani.

Dopo aver presentato ieri la loro proposta a Napolitano e al governo, oggi al termine di una Conferenza a Roma le Regioni hanno illustrato il loro piano per ridurre i costi della politica, chiedendo al governo di includerlo in un decreto da varare "il più presto possibile".

"Abbiamo fatto una scelta importante - ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani presentando i punti del piano - ho sentito anche il presidente dei Consigli regionali e credo sia evidente come per accelerare e raggiungere questi obiettivi non ci nascondiamo dietro questioni di competenza, ma proponiamo al governo criteri precisi su cui operare con un processo di omogeneizzazione su tutto il territorio nazionale". Com