E' il giorno più atteso per il Premio "Giuseppe Dessì": domani pomeriggio (domenica 23), a Villacidro (Medio Campidano), la consueta cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori suggella l'edizione numero ventisette del concorso letterario intitolato allo scrittore di "Paese d'ombre" (che proprio qui visse l'infanzia e l'adolescenza, e ambientò poi la sua opera più famosa).
La serata, con inizio alle 18 in piazza Municipio, si affida anche quest'anno alla conduzione della giornalista Paola Saluzzi. Con lei sul palco i membri della giuria presieduta da Anna Dolfi (tra le massime studiose di Dessì) e composta da Mario Baudino, Massimo Onofri, Stefano Salis, Giancarlo Pontiggia, Duilio Caocci, Evanghelia Stead, Giuseppe Langella e dal presidente della Fondazione Dessì, Giuseppe Marras.
Al centro dei riflettori, naturalmente, i finalisti: tre, come sempre, gli autori in lizza per ciascuna delle due sezioni in cui si articola il premio. Per la narrativa, sono (in ordine alfabetico) Edoardo Albinati con "Vita e morte di un ingegnere" (edito da Mondadori), Sandro Bonvissuto con "Dentro" (Einaudi) e Salvatore Silvano Nigro con "Il Principe fulvo" (Sellerio). In lizza nella sezione poesia, invece, Fabrizio Bajec con "Entrare nel vuoto" (Con-Fine Editore), Alessandro Ceni con "Parlare chiuso: tutte le poesie" (Puntoacapo Editrice) e Gilberto Isella con "Mappe in controluce" (Book Editore).
I sei finalisti sono approdati alle premiazioni di domani (domenica 23) dopo la selezione che nei mesi scorsi ha impegnato i giurati nella valutazione fra le oltre quattrocento opere presentate quest'anno al concorso dai maggiori editori nazionali. In palio ci sono cinquemila euro per il vincitore di ciascuna sezione, e millecinquecento euro per ogni finalista.
Tra i momenti più attesi della serata l’intervento di Mogol (intervistato sul palco da Paola Saluzzi), al quale va il Premio Speciale della Giuria (anche questo di cinquemila euro), il riconoscimento che ogni anno viene tributato a una figura di rilievo della società o della cultura. Il "paroliere" più famoso della musica italiana, classe 1936, autore di tante canzoni indimenticabili, come quelle nate dal suo storico sodalizio artistico con Lucio Battisti, iscrive così il suo nome (Giulio Rapetti alla nascita, a cui dal 2006, autorizzato da un decreto del ministero dell’Interno, aggiunge come cognome l’originario pseudonimo Mogol) nel prestigioso albo d’oro in cui campeggiano giornalisti, politici e intellettuali del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini.
La cerimonia di premiazione è arricchita dagli interventi musicali di Cordas et Cannas, una delle formazioni più longeve di quella scena musicale sarda che si muove fra tradizione e innovazione.
"Quelli che il premio" è invece l'appuntamento che nella mattinata – secondo una tradizione che si rinnova anche in questa edizione – precede di poche ore le premiazioni: alle 10.30 al Mulino Cadoni, incontro con i finalisti e gli altri protagonisti del concorso, in compagnia dei giornalisti Teresa Piredda, Gianni Zanata e Carlo Manca.
Organizza la Fondazione Giuseppe Dessì con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione), del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Amministrazione Provinciale del Medio Campidano, del Comune di Villacidro, del Consorzio Industriale Provinciale Medio Campidano – Villacidro e e della Cantina Mesa di Sant'Anna Arresi.
In caso di avverse condizioni meteorologiche, la cerimonia di premiazione si svolgerà nei locali della palestra in via Stazione.