“La nomina del governatore Cappellacci alla presidenza della commissione Enve del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, oltre a dare lustro internazionale alla Sardegna, può fornire delle importanti occasioni per proporre con maggior forza nelle sedi comunitarie i tanti e gravi problemi di cui soffre il comparto energetico isolano”, dichiara il capogruppo di Sardegna E’ Già Domani in Consiglio regionale, Mario Diana.
“Sappiamo bene che i problemi legati alla produzione e alla distribuzione dell’energia elettrica sono tra le cause più importanti della crisi che investe tutti i comparti produttivi sardi e, in modo particolare, l’industria”, sottolinea Diana. “L’alto costo dell’energia, la necessità di soddisfare il fabbisogno delle cosiddette industrie ‘energivore’ e di sostituire gli impianti di produzione obsoleti, insicuri ed inquinanti (si vedano, in particolare, i gruppi ad olio combustibile della centrale di Fiumesanto), la concentrazione del mercato nelle mani di un numero limitato di operatori (come il duopolio Enel-E.On. in Sardegna), il rischio che importanti realtà produttive possano chiudere a causa delle distorsioni nel mercato (Ottana Energia su tutte): sono queste le tematiche su cui, principalmente, ci aspettiamo l’impegno di Cappellacci nelle sue nuove vesti di presidente della commissione Enve”.
“Peccato però che, nelle priorità che il presidente ha illustrato stamani, non vi sia nessuno di questi punti”, conclude il capogruppo, “così come non si parla dei progetti sperimentali come quelli con cui si vorrebbe rilanciare la Carbosulcis o dell’incentivazione dell’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili da parte delle aziende agricole. Insomma, un inizio piuttosto deludente”. Com