Nuove scosse nel terremoto politico alla Regione Lazio. Il capogruppo Pdl, Francesco Battistoni, dopo un incontro con il segretario del partito Angelino Alfano si è dimesso, mentre la governatrice Renata Polverini a proposito delle voci insistenti di sue dimissioni taglia corto: "Qualcuno parla al posto mio: domani c'è un Consiglio, che è la sede istituzionale, e poi vediamo".
"La presidente della Regione Renata Polverini non poteva non sapere, poiché si trattava di una decisione di cui la giunta prendeva atto, dell'accordo di ripartizione dei fondi assegnati ai gruppi dall'ufficio di presidenza". E' quanto ha sostenuto ieri Franco Fiorito durante l'interrogatorio da parte dei pm di Roma.
Un accordo di ripartizione dei fondi tra tutti i gruppi del consiglio regionale in funzione della loro consistenza politica che prevedeva l'assegnazione di 100 mila euro l'anno a ciascun consigliere per finalita' politiche ed un accordo all'interno del Pdl che raddoppiava o triplicava tale assegnazione a seconda degli incarichi ricoperti. E' il sistema di divisione dei fondi descritto da Franco Fiorito nel corso dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto ieri.
Carte relative alle spese di 16 consiglieri regionali del Pdl, praticamente tutto il gruppo alla Pisana, sono stati depositati ieri dall'ex capogruppo Franco Fiorito ai magistrati. Si tratta, in sostanza, dell'intero archivio contabile del Pdl alla Pisana. Nelle due casse consegnate agli inquirenti ci sono documenti, fatture, che riguardano colleghi di partito dell’ex capogruppo e che, in base a quanto affermato da Fiorito agli inquirenti, sarebbero prove di operazioni inesistenti.
"Il mio assistito – afferma il difensore del consigliere regionale, l’avvocato Carlo Taormina - ha detto ai pubblici ministeri di indagare, di andare a guardare se a fronte di soldi concessi corrisponde o meno l'organizzazione di un convegno, l'affissione di un manifesto o la pubblicazione di un testo".
Fiorito al Pm Alberto Pioletti ha comunque portato anche i documenti relativi alle sovvenzioni ed indennità ricevute da lui stesso.
Poi Polverini aggiunge: "Non ho chiesto la testa di nessuno, non è mia abitudine. Il Pdl è un partito che sostiene la maggioranza, ci ha messo nei guai attraverso delle persone che si sono rivelate poco perbene, a voler essere generosi, e chiedo a questi ragazzi, che hanno avuto un'opportunità straordinaria potendo rappresentare gli elettori all'interno di un consiglio regionale, che è ora di tacere".
Silvio Berlusconi ha convocato all'ora di pranzo un vertice del partito a Palazzo Grazioli. All'ordine del giorno, lo scandalo che ha investito il gruppo alla Regione Lazio e i malumori interni, rispetto alla strategia elettorale.
"Siamo tutti convinti che la Polverini non debba dimettersi e mi auguro non lo faccia. La invito a proseguire la sua azione", ha affermato Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, al termine del vertice a Palazzo Grazioli rispondendo a chi gli chiede se Berlusconi sia sempre convinto che la presidente del Lazio non debba lasciare il suo incarico.
Nel primo pomeriggio gli uomini della Guardia di Finanza sono tornati negli uffici del Consiglio in via della Pisana per acquisire nuovi documenti nell'ambito dell'inchiesta che vede gia' indagato per peculato l'ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito.
Polverini "sta sicuramente considerando l'idea delle dimissioni - afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - io la invito a non dimettersi, a tenere duro e a fare pulizia". Diverso l'atteggiamento del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: "Per salvare le istituzioni ormai c'è una sola cosa da fare: tutti a casa". Il leader della Destra, Francesco Storace, sostiene: "Avanti con Polverini, questo si. Il Pdl ha i suoi problemi da risolvere, non c'è dubbio, e non può pensare che noi siamo turisti della Regione".
Netta la presa di posizione del presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario: "Con tutto quello che è già emerso, che altro deve venir fuori perché la Polverini si dimetta? Quanto ancora dovremo aspettare prima che la governatrice faccia quel passo indietro obbligato e necessario? La Polverini rappresenta la casta che non vuole piegarsi all'etica, perché si sarebbe dovuta dimettere subito e invece si permette di dire ancora 'si vedrà' ".
È il titolo di un editoriale pubblicato oggi sul sito internet del settimanale Famiglia Cristiana, in merito all'inchiesta sui fondi del gruppo consiliare del Pdl in regione Lazio. Sottotitolo ancor più eloquente: "Lo scandalo da basso impero che ruota intorno al consigliere del Pdl Franco Fiorito ha ormai travolto la Regione Lazio e rischia di devastare anche il Pdl nazionale".
Il presidente dell'Azione cattolica, Franco Miano, intervistato dalla Radio Vaticana, ad una domanda sulle possibile dimissioni della Polverini risponde con un invito alla cautela ma poi ammette che di fronte alla crisi della politica regionale e al disorientamento dei cittadini "credo che tante persone dovrebbero fare un passo indietro e sicuramente dovremmo incentivare la lotta alla corruzione".