Press "Enter" to skip to content

Fiat – Della Valle: Marchionne inadeguato, è lui il problema

Il vero problema della Fiat non sono i lavoratori, l'Italia o la crisi (che sicuramente esiste): il vero problema sono i suoi azionisti di riferimento e il suo amministratore delegato. Sono loro che stanno facendo le scelte sbagliate". Lo afferma Diego della Valle attaccando Sergio Marchionne e il presidente di Fiat, John Elkann. E aggiunge: "E' bene che questi 'furbetti cosmopoliti' sappiano che gli imprenditori italiani seri, che vivono veramente di concorrenza e competitività, che rispettano i propri lavoratori e sono orgogliosi di essere italiani, non vogliono in nessun modo essere accomunati a persone come loro".

Dopo l'annuncio della volontà di rivedere il piano sullo sviluppo degli stabilimenti italiani "Fabbrica Italia" dovrà dare al governo "tutti i chiarimenti che sono necessari in casi come questi". A parlare è il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera. In merito a quale idea si sia fatto di questo annuncio il ministro ha detto: "trattandosi di aziende quotate di grande portata preferisco approfondire prima il tema".
Fabbrica Italia "non ha portato da nessuna parte". A dirlo il segretario della Cgil, Susanna Camusso, parlando a Salerno alla platea di delegati e quadri del Mezzogiorno del sindacato.

Nel corso del suo intervento, riferendosi alla nota del Lingotto, Camusso ha aggiunto: "Allora abbiamo detto che non ci convinceva quello schema, oggi possiamo dire che non ha portato da nessuna parte. Ha avuto la produttività in più e non ha fatto nulla".

"Le preoccupazioni della Fiom  sono le preoccupazioni di tutti, è stato un fulmine a ciel sereno ma ora aspettiamo di saperne di più". Così il sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo, commentando la nota di Fiat sul futuro di Fabbrica Italia. "Speravamo che nonostante la forte caduta della produzione e del mercato nel settore auto si potesse fare qualcosa di più. La Fiat ha detto di essere in fase di ripensamento, aspettiamo di saperne di più. Immagino ci sarà un confronto con il ministro Passera sulle soluzioni da adottare", aggiunge Polillo.

"Le preoccupazioni di Fiom e Fim - prosegue - sono quelle di tutti, è una crisi che ha un riflesso occupazionale importante e siamo tutti in attesa. La cosa che mi sento di dire è che, se quando e' iniziata tutta la querelle si fosse operato. "La Fiat deve dire la verità al Paese: il gioco degli specchi è finito. Non si possono scaricare le soluzioni sui lavoratori come si è cercato di fare finora chiedendo disponibilità di orari, turni, straordinari e riduzione delle pause senza portare investimenti e senza mantenere gli impegni". Lo afferma Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom.

"La crisi - sostiene - ha aggravato le debolezze del piano Fabbrica Italia che non è mai veramente partito. E' stato solo usato per dividere i lavoratori e i sindacati. Ora sarebbe necessario affrontare la realtà che è quella di stabilimenti in cassa integrazione, di incertezza che pesa sui lavoratori. E' il momento di fare chiarezza per salvare la produzione di auto in Italia, anche ricorrendo all'ingresso di nuovi produttori. Passera più che al suo futuro politico pensi al futuro industriale del Paese"