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Sud, Cappellacci orientare risorse per salvaguardare realtà competitive e valorizzare nuove potenzialità.

“Occorre concentrare le risorse e orientare la spesa per salvaguardare la nostra industria, strategica in Europa, e allo stesso tempo valorizzare lo straordinario patrimonio culturale, le intelligenze ed i talenti del Sud per rilanciare la crescita e lo sviluppo del Paese". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, intervenendo questo pomeriggio a Napoli alla Conferenza sul piano di crescita per il Sud.

“Il caso Alcoa – ha aggiunto il Governatore - è emblematico per dimostrare come tutto il nostro Paese debba adoperarsi per salvaguardare una produzione strategica che è fondamentale per l’Italia, ma anche per l’Unione europea, se non intende essere superata dai paesi emergenti. Non è un problema di assistenzialismo – ha puntualizzato il Presidente sardo - L’assistenza non c’entra niente con la vertenza Alcoa ed è un’etichetta che respingiamo con sdegno: quello che intendiamo promuovere per lo stabilimento di Portovesme, più che un salvataggio, è un vero e proprio investimento che porta lavoro per gli operai italiani. Fa specie che qualche politico e qualche commentatore, esercitando una demagogia fuori luogo, si stracci le vesti contro il Sulcis, quando si parla di circa 80 milioni, e invece non abbia nulla da dichiarare quando lo Stato attiva incentivi per le rinnovabili che, così come sono congegnati, poiché l’Italia è rimasta ancora indietro dal punto di vista tecnologico, sono in gran parte volati via all’estero per un importo di circa 9 miliardi, offrendo lavoro e benefici ai lavoratori e alle imprese stranieri con risorse pubbliche italiani.

La Sardegna – ha aggiunto il  Presidente della Regione - vuole investire sul proprio capitale umano e sullo straordinario patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale e identitario della nostra Isola. In questi mesi, il lavoro con il Ministro Barca, in continuità con il percorso intrapreso con il suo predecessore, ha portato al piano di azione e coesione. Stiamo oggi lavorando al piano Sulcis, approvato dalla Giunta regionale, che rappresenta un esempio virtuoso di concentrazione delle risorse FAS per lo sviluppo integrato locale”.