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Alcoa, Stefano Lai (Idv): ennesima brutta pagina per l’industria di Portovesme, la multinazionale si dimostra ancora una volta inaffidabile.

«Ieri si è scritta l'ennesima brutta pagina di storia industriale di Portovesme, che vede protagonista ancora una volta Alcoa». A dichiararlo è Stefano Lai, coordinatore regionale Dipartimento Lavoro dell'Italia dei Valori e RSU Alcoa. «La direzione Alcoa ha comunicato ai sindacati il nuovo piano di spegnimento delle celle elettrolitiche in ottemperanza agli impegni presi al MiSE lo scorso 10 settembre. Con stupore - prosegue Lai - abbiamo scoperto che il nuovo piano di spegnimento delle celle elettrolitiche, il cuore della fabbrica, era addirittura anticipato rispetto il precedente piano, non rispettando pertanto quanto comunicato da Alcoa nell'ultimo incontro svoltosi al MiSE e per giunta articolato in modo furbesco da far apparire soddisfatti gli impegni assunti dalla stessa.

Trovo alquanto provocatorio e privo di un qualsiasi buon senso l'atteggiamento mostrato dalla direzione di stabilimento nell'esporre il nuovo piano e constato per l'ennesima volta la caduta di stile di Alcoa che si rende sempre più inaffidabile dal punto di vista degli impegni presi con le istituzioni italiane. Pertanto - conclude Stefano Lai - il sindacato ha deciso una nuova azione di protesta, che vede due segretari territoriali occupare la torre piezometrica a 70 metri di altezza e tutta la struttura sindacale e i lavoratori con le loro famiglie a presidiare la zona, in segno di ferma protesta nei confronti della furba multinazionale statunitense che fa dei valori il suo biglietto da visita».