Sotto la presidenza del presidente Claudia Lombardo il Consiglio regionale si è riunito alle 16 ma, esaurite le formalità e considerate le numerose assenze, la presidente ha sospeso la seduta sino alle 16.20. Alla ripresa, Steri (Udc) nelle vesti di relatore ha illustrato brevemente la proposta di legge 414/A (primi firmatari Pittalis, Mario Diana, Steri, Uras, Dedoni, Giampaolo Diana, Salis) sul finanziamento agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (Csl), dei Centri per l’inserimento lavorativo (Cesil) e delle Agenzie di sviluppo locale. Alla proposta sono stati presentati alcuni emendamenti.
La presidente Lombardo ha dichiarato aperta la discussione, l’emendamento al titolo sostitutivo totale n. 5 è stato approvato. Sull’emendamento aggiuntivo 1 all’articolo 1 ha preso la parola il presentatore, Gavino Manca (Pd), che ha detto: “Il problema dei Csl esiste da dieci anni ma si è aggravato negli ultimi tempi dopo la pronuncia della Corte costituzionale. Possiamo permetterci con una crisi così che i Centri servizi per l’impiego non lavorino? Credo proprio di no, eppure questo accade. Ecco, vorrei sentire su questo una parola della Giunta regionale e sapere quando mai la Regione ha usato i poteri di coordinamento e di verifica sull’operato e la correttezza delle Province in materia di lavoro. Non è che lavoratori che non protestano nello stesso modo non abbiano la medesima dignità”. Sulla stessa linea l’intervento di Luciano Uras (capogruppo Sel), che ha chiesto alla Giunta la nomina di un commissario ad acta. Nei prossimi mesi andiamo incontro a migliaia di licenziamenti che si aggiungono ai migliaia di posti di lavoro che si stanno perdendo in tutti i settori produttivi. Si trovino i canali con il governo per sistemare e rimediare a questo stato di cose”.
Cocco (Idv) ha chiesto di condividere l’emendamento, “a difesa dei lavoratori sassaresi che da mesi vivono in stato di precarietà”. Per l’on. Campus “non ci sono garanzie contro la pervicacia con la quale la Provincia di Sassari ha agito sinora, in spregio alla legge. Se l’assessore o il Consiglio pensano però che sia necessario rafforzare i poteri della Regione sul punto, allora ribadiamo il concetto”. Per Dedoni (Riformatori) “non capisce cosa stia accadendo. Bisogna dare alla Giunta la possibilità di nominare un commissario ad acta se chi è deputato a fare non fa. Chi controlla le leggi che il Consiglio regionale approva? E’ ora di finirla di parlarci addosso e di non rispettare quello che noi stessi decidiamo”. Ha preso la parola il capogruppo Pd, on. Giampaolo Diana: “L’emendamento del collega Gavino Manca è da sostenere perché si tratta di un emendamento alla legge meno applicata degli ultimi anni. Non possiamo permetterci il lusso di adottare provvedimenti di legge che non vengono poi applicati da parte di altri organi della Regione. Invito al voto unanime su questo emendamento”. Con 57 voti a favore l’Aula ha approvato l’emendamento Manca.
Approvato anche l’articolo 2, sull’articolo 2 bis è intervenuto Gianvalerio Sanna (Pd), secondo cui “questa norma rappresenta l’opposto di quanto previsto nelle norme generali in materia di opere pubbliche”. Sul tema ha preso la parola anche l’on. Mario Diana (Sardegna è già domani), che replicando ha detto: “Non ho trovato altre soluzioni al problema e l’unico meccanismo possibile per aggirare il patto di stabilità e far pagare le imprese dalle pubbliche amministrazioni mi pare sia quello individuato nell’articolo 2 bis”.
La presidente Lombardo ha sospeso i lavori.