“Il nostro obiettivo, quello che segna il nostro impegno quotidiano, non cambia. Ci battiamo perché non chiuda una filiera produttiva strategica non solo per il Sulcis e l'intera Sardegna, ma per l'Italia e l'Europa, soprattutto - lo dichiara il presidente della regione Ugo Cappellacci - difendiamo il diritto-dovere di garantire una prospettiva di crescita per i nostri figli e nipoti”.
“L'abbiamo sottolineato ieri all'arrivo a Roma, lo ribadiamo oggi e siamo pronti a ripeterlo nei prossimi giorni: l'articolo 1 della Costituzione (l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro) è il nostro faro in questa stagione di incertezze e nebbia che sembra avvolgere il Paese. Il Lavoro - prosegue il Presidente - è la nostra Missione, dobbiamo tutelare "senza se e senza ma" chi ce l'ha e impegnare ogni stilla di energia perché non resti una chimera per tanti giovani e tante donne”.
“Ieri nelle strade di Roma la tensione e qualche comprensibile esasperazione - continua il Governatore - hanno provocato alcuni incidenti e isolati episodi di violenza che vanno condannati come hanno fatto per primi gli stessi manifestanti. La violenza - è la prima nemica di tutti i lavoratori, di quelli dell'Alcoa che difendono il loro diritto al futuro e di quelli della pubblica sicurezza chiamati a tutelare i diritti e i doveri di tutti i cittadini. Come classe dirigente - conclude Cappellacci - abbiamo l'obbligo di garantire la convivenza civile, assumendo la responsabilità che ci competono e i conseguenti comportamenti istituzionali”. Com