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La Casa Bianca e i mercati premiano Draghi: spread in picchiata a quota 350.

Il mondo incorona Mario Draghi e lo applaude per le decisioni prese in un contesto difficile e nonostante ostacoli interni alla stessa Banca Centrale Europea (Bce). L'amministrazione Obama parla di uno "sviluppo positivo", il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy sottolinea come l'azione completi il lavoro fatto dal consiglio europeo e come la Bce abbia offerto una risposta efficace alla crisi.

Promozione anche dal presidente della commissione europea, José Manuel Barroso: "Se i governi si impegnano a un rispetto strutturale e a una disciplina sulle regole, allora la Bce ha diritto di intervenire per essere sicura che la politica monetaria rimanga integra". Persino la cancelliera tedesca Angela Merkel plaude, e plaude alla condizionalita' degli aiuti, alla forza e all'indipendenza della Bce.

"Da parte del governo tedesco c'è un messaggio molto chiaro: noi vogliamo l'unità dell'area euro" mette in evidenza il ministro degli esteri tedesco, Guido Westerwelle. "Condividiamo approccio analisi e della Bce", dice il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli a Cernobbio. "Ho colto il senso di soddisfazione dei colleghi europei per la decisione della Bce" aggiunge il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, al termine della riunione informale dei 27 a Cipro. Per gli Stati Uniti l'annuncio di Draghi consente di tirare un sospiro di sollievo. Soprattutto al presidente Barack Obama, investito dalla doccia fredda dei dati sul mercato del lavoro, con l'economia che in agosto ha creato solo 96.000 posti di lavoro, un dato inferiore alle attese, con un tasso di disoccupazione sceso all'8,1%, per l'abbandono della ricerca di occupazione da parte di migliaia di persone.

Dati che, secondo gli analisti, rendono probabile un intervento della Fed: secondo Goldman Sachs le chance di un nuovo round di quantitative easing sono superiori al 50%. Per altri osservatori sono al 90%. Misure sono attese - afferma Pimco, il maggior fondo obbligazionario al mondo - la settimana prossima o in dicembre. L'azione della Bce aiuta Obama nella strada verso la rielezione: le parole di Draghi "non muoveranno i sondaggi, non muoveranno un singolo voto. Draghi ha pero' ridotto il maggiore rischio per Obama: un tracollo nell'area euro prima delle elezioni che avrebbe causato problemi alle banche e spinto la fragile ripresa americana in recessione". "Se Obama vincera' in novembre, dovrà ringraziare non solo le sue eleganti parole ma anche il banchiere centrale italiano".

Draghi ha dimostrato ancora una volta di poter essere "il leader più potente d'Europa, forse l'unico capace di strappare un accordo fra i politici che fra preoccupazioni nazionali e mancanza di fiducia reciproca hanno consentito alla crisi di alimentari per due anni e mezzo" mette in evidenza il New York Times, precisando che "anche se la Germania si lamenta dei paesi indebitati, il costo di un collasso dell'euro per la Germania stessa sarebbe enorme".

Dopo la 'festa' di ieri, le Borse europee confermano la fiducia nell'azione della Bce, che oggi riceve l'ok anche dagli Stati Uniti. Un effetto, quello di Draghi sui mercati, che ancora meglio si esprime nel differenziale fra i rendimenti dei titoli di Stato di Italia e Spagna rispetto a quelli tedeschi: lo spread tra il Btp e il Bund chiude in calo a 350,8 punti base dai 370 di ieri, col tasso sul decennale al 5,024%.

E la forbice Madrid-Berlino si restringe a 405,5 punti col rendimento dei Bonos al 5,57%. Le decisioni del presidente della Bce, Mario Draghi, rappresentano uno "sviluppo positivo" per la soluzione della crisi europea, che pesa anche sulla ripresa americana, ha dichiarato Alan Krueger, presidente del consiglio degli advisor economici della Casa Bianca. Sui mercati azionari Milano è maglia rosa con un rialzo del 2,09% e vola sopra quota 16.000 punti. Più distaccate le altre Borse del Vecchio Continente: Francoforte mette a segno un progresso dello 0,66%, Parigi e Madrid dello 0,26% e Londra dello 0,30%.

Nel corso della seduta tutti i listini hanno limato i guadagni iniziali a causa delle notizie provenienti dalla Spagna e di dati deludenti sul mercato del lavoro in arrivo dall'altra sponda dell'Atlantico. Madrid prende tempo prima di decidere se chiedere o meno il salvataggio alla comunità internazionale perché "in gioco c'è il futuro del Paese". "E' una decisione, questa, che non può essere presa senza considerare tutti gli aspetti", ha detto la vice-premier Soraya Saenz de Santamaria dopo una riunione del governo. Negli Usa invece sono stati creati ad agosto solo 96.000 posti di lavoro mentre le stime erano per 125.000 nuove posizioni. Il tasso di disoccupazione è all'8,1%, mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è sceso al 63,5%, ai minimi da settembre del 1981.

Questi dati fanno salire la pressione sulla Federal Reserve che già la prossima settimana potrebbe annunciare misure a sostegno dell'economia: le chance di un ulteriore round, il terzo, di allentamento monetario sono elevate, per alcuni osservatori ormai al 90%. "La strada e' ancora lunga. A questa velocità ci vorranno anni prima di tornare a un tasso di disoccupazione del 5-6%", commentano gli analisti. Sul fronte cambi, l'euro sale ai massimi da oltre tre mesi contro il biglietto verde a 1,2794 dollari, la quotazione piu' alta dal 22 maggio scorso.