La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, Nicola Rassu, e dell’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito ed Assetto del Territorio, Giorgio La Spisa ha approvato la rideterminazione dell’obiettivo programmatico della Regione e degli Enti Locali in relazione al Patto di stabilità regionale verticale incentivato 2012. La delibera dell'Esecutivo si è resa necessaria dopo che il Dl 98 del Governo aveva comportato un taglio della capacità di spesa della Regione per oltre 314 milioni di euro. La Giunta aveva gia' approvato il 21 maggio - come hanno ricordato Rassu e La Spisa - una delibera per agevolare Comuni e Province, cedendo una parte della capacità di spesa regionale per ampliare gli spazi finanziari assegnati agli Enti Locali che rischiavano di non rispettare il patto di stabilità. Successivamente, con il Dl 95 del 6 luglio convertito in legge il 7 agosto scorso, il Governo statale ha ulteriormente ridotto i livelli di spesa regionali, che per la Sardegna hanno comportato una contrazione complessiva della capacità di spesa per il 2012 pari a oltre 584 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Con la delibera approvata oggi la Regione ha voluto salvaguardare il principio, stabilito nel maggio scorso, di garantire per gli Enti Locali l’ampliamento dello spazio finanziario a propria disposizione. I due assessori hanno spiegato che è stato quantificato in 70 milioni di euro la riduzione degli impegni di parte corrente per consentire l’aumento dello stesso importo della capacità di spesa dei comuni da destinare interamente all’attivazione del patto di stabilità verticale incentivato con l’aumento della capacità di spesa per il pagamento dei residui passivi in conto capitale per i Comuni assoggettati al patto di stabilità. Tale decisione è stata oggetto di piena condivisione con i rappresentanti dei Comuni e delle Province attraverso la Conferenza Regione–Enti Locali, che si è riunita il 7 agosto e lo scorso 4 settembre per discutere e definire i criteri e le modalità di del Patto. In serata, poco prima della riunione della Giunta, durante una ulteriore riunione della Conferenza, è stata raggiunta anche l’intesa formale con gli Enti Locali.
Oltre ad alleggerire gli effetti del patto di stabilità sui Comuni, il provvedimento - hanno concluso i due esponenti della Giunta Cappellacci - consentirà alla Regione di individuare, attraverso una successiva delibera, ulteriori fondi da destinare agli enti locali per l’attivazione del patto di stabilità verticale non incentivato, perseguendo così l’obiettivo di diminuire l’indebitamento regionale. Poiché il patto verticale incentivato prevede che l’83% dei fondi stanziati (per un ammontare quindi di circa 58 milioni di euro su 70 complessivi) attraverso trasferimenti statali che la Regione girerà agli Enti Locali soggetti al Patto, in breve tempo i Comuni sardi avranno a disposizione una disponibilità finanziaria che consentirà l’attivazione dei pagamenti per le attività, le opere pubbliche, i programmi che fino ad oggi costituivano un residuo nei bilanci di difficile eliminazione.