Il Governo faccia qualcosa subito per rilanciare i consumi, a cominciare da sgravi sui salari. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi dice chiaro a Mattino Cinque quello che Confindustria chiederà oggi a Monti al tavolo tra Governo e imprese.
"Mi aspetto un'apertura, una maggiore disponibilità in direzione della crescita. Fino ad ora non ne abbiamo avuta molta - ha detto Squinzi - Ci sono due tipi di interventi per rilanciare la crescita. Alcuni con effetti immediati tra i quali lo stimolo ai consumi interni, che sarebbe il modo più diretto per far ripartire la crescita. Il calo della produzione industriale è legato essenzialmente alla flessione dei consumi interni, dovuta in particolare al prelievo fiscale".
Per il rilancio dei consumi, ha aggiunto, "sicuramente bisogna lavorare in modo particolare alla detassazione dei salari che sarebbe il modo più diretto e immediato. Mi auguro ci sia questo spazio". Quanto ai provvedimenti a lungo termine, Squinzi ha invece parlato del "sostegno alla ricerca, necessario per essere capaci di creare innovazione".
"Abbiamo bisogno di semplificazione normativa, burocratica, di un paese normale. Le nostre imprese - ha concluso - possono essere anche speciali ma se il paese non assicura condizioni come quelle del mercato globale non andiamo lontano".
"L'autunno non è caldo, è bollente, ci sono casi di crisi aziendali che non finiscono sui giornali", ha detto ancora il presidente di Confindustria a 'La Telefonata' di Maurizio Belpietro su Canale 5, aggiungendo che casi come il Sulcis dimostrano che "il problema e' che latita una politica industriale chiara".
"Ci sono migliaia di piccole e medie aziende che stanno soffrendo mediaticamente in silenzio ma che sono la cosa che ci preoccupa di più", ha sottolineato Squinzi, "le nostre imprese potranno essere uniche quanto si vuole ma abbiamo bisogno di un paese normale, di semplificazioni burocratiche, se il nostro paese non assicura condizioni competitive, analoghe a quelle del resto d'Europa e del mondo non andremo molto lontano" ha aggiunto Squinzi.
E' vero che la "ripresa non la si vede nei numeri ma io invito a constatare che la ripresa, se riflettiamo un attimo, è dentro di noi ed è una cosa che adesso è alla portata del nostro paese e credo anche che arriverà presto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti in una intervista al direttore del Tg Norba 24 Enzo Magistà in vista dell'inaugurazione della 76° edizione della Fiera del Levante a Bari, venerdì.
"Siamo ripartiti", ha aggiunto Monti rispondendo a una domanda relativa al fatto che il clima di ripresa quest'anno non si avverte. "Io sono molto lieto di questa occasione di intervento a Bari alla Fiera del Levante", ha proseguito. "Pensiamo a un anno fa, all'inaugurazione della precedente Fiera. Bari guarda alla Grecia, paese che tutti amiamo e dal quale tutti abbiamo preso tanto culturalmente e storicamente. Un anno fa non eravamo ancora ben consapevoli ma rischiavamo di essere travolti da una crisi finanziaria come era avvenuto al di la del mare".
"Quest'anno - ha sottolineato il premier - questa prospettiva è decisamente allontanata, siamo tra i paesi che decidono insieme in Europa come risolvere il problema greco, siamo reinseriti in un circuito di decisioni, siamo rispettati. Questo non è piovuto dal cielo, questo e' stato il risultato - ha detto Monti - di una presa di coscienza da parte della classe politica, da parte del governo, da parte dei cittadini della necessità di mettere su una base più sicura l'economia italiana, di togliere alcune deviazioni rispetto alla saldezza di lungo periodo. Questo naturalmente ha comportato, ed era inevitabile, dei sacrifici".