Un gruppo di minatori della Carbosulcis, che hanno sospeso l'occupazione della vicina miniera di Nuraxi Figus (Gonnesa), ha fatto visita ai lavoratori dell'Alcoa nello stabilimento di Portovesme (Sulcis). I minatori hanno voluto portare la loro solidarietà agli operai che si battono per scongiurare la chiusura dell'unica fabbrica di alluminio primario e per mantenere il posto di lavoro.
Hanno trascorso la notte sotto la pioggia ed esposti a un vento sferzante i tre operai dell'Alcoa di Portovesme (Sulcis) che da ieri mattina si trovano su un silos alto circa 60 metri nella fabbrica di alluminio primario nel pieno delle procedure di fermata.
"Abbiamo parlato con loro fino alle 2 e mezzo di stanotte, ma non sono intenzionati a scendere", ha riferito Franco Bardi, della Fiom-Cgil. "Qui la situazione è drammatica, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri del ministro Passera". Intanto, i cima al silos è comparso uno striscione: "Disposti a tutto". "I colleghi sul silos, che ho sentito anche stamattina, sono sempre più agitati e ora chiedono qualcosa in più, oltre alla cessazione della fermata delle celle elettrolitiche", spiega Daniela Piras della Uilm. "Vogliono un impegno scritto, oltre che capire cosa avverrà dopo le dichiarazioni del ministro e negli incontri finora programmati".
"Non è semplice vedere uno stabilimento che si sta dissanguando anche se non è giusto", dice Rino Barca della Cisl.
"Le soluzioni ci sono, ma non si vogliono adottare. Non vedo la determinazione che il governo ci aveva messo nei mesi scorsi. I tre colleghi sul silos vogliono che l'Alcoa assuma per iscritto l'impegno a non fermare i tre blocchi di celle elettrolitiche. L'azienda prevede lo spegnimento totale dell'impianto per il prossimo 8 ottobre. Siamo preoccupati per gli operai che protestano sul silos, temiamo che possa accadere qualcosa. Stiamo cercando di far capire a tutti che bisogna tornare al lavoro, non siamo noi che dobbiamo bloccare la fabbrica. Decideremo anche cosa fare nei prossimi giorni: resta l'impegno per una grande manifestazione, con almeno 500 lavoratori Alcoa, lunedì prossimo a Roma, in occasione dell'incontro al Mise. Partiremo domenica notte e ci sono tante adesioni, anche dalle amministrazioni del Sulcis". Barca parla anche della Cig: "Per i lavoratori Alcoa non è la soluzione".
I sindacati sollecitano Glencore a rispondere al più presto, entro venerdì, sul futuro dello stabilimento di Alcoa di Portovesme. In una riunione in Cgil con i manager della società svizzera, Fiom, Fim e Uilm, hanno chiesto di fare chiarezza sul destino dell'impianto e quindi degli operai.
"Abbiamo chiesto a Glencore di chiarire definitivamente quali siano le sue reali intenzioni e sollecitato una manifestazione di interesse entro venerdì - spiegano Laura Spezia della Fiom, Marco Bentivogli della Fim e Mario Ghini della Uilm - ci hanno risposto che dovranno fare ulteriori verifiche in Svizzera ma probabilmente prima della fine della settimana comunicheranno il loro voler".
I tre nodi fondamentali, hanno spiegato l'amministratore delegato della Glencore Portovesme, Carlo Lolli, e il presidente Aristotelis Mistakidis, ai sindacati, rimangono tre: energia, infrastrutture locali e ottimizzazione dell'impianto. "Se ci sarà una manifestazione di interesse - riportano ancora i rappresentanti sindacali - sarà condizionata a questi tre elementi".