“Evidentemente non è impossibile trovare interlocutori interessati all’acquisto di Alcoa”. Così il presidente Ugo Cappellacci commenta le notizie riguardanti l’interesse della Klesh per l’acquisto dell’Alcoa di Portovesme. “Poiché risulta – ha evidenziato Cappellacci- che questo interesse, reso noto soltanto oggi da fonti vicine all’esecutivo, in realtà risale all’8 giugno, viene da chiedersi chi avesse la lettera inviata dalla Klesch, chi si sia assunto la responsabilità di tenerla in un cassetto e di rendere nota la situazione solo tre mesi dopo e per quale motivo non sia stata considerata degna di attenzione finora.
Su questi punti pretendiamo che si faccia piena chiarezza perché, secondo le risposte che saranno date agli interrogativi formulati, si dovranno rivedere gli accordi, anche con riferimento alla procedura di spegnimento delle celle. Poiché è in gioco il destino di un territorio e di centinaia di famiglie e indispensabile che l’impegno di tutti sia finalizzato a trasferire lo stabilimento di Portovesme nelle mani di un nuovo soggetto e che questo impegno sia totale e percepibile con chiarezza, senza riserve mentali o atteggiamenti e dichiarazioni che non siano conseguenti rispetto agli impegni assunti. La Regione – ha concluso Cappellacci - ribadisce ancora una volta che per salvare una realtà che è competitiva e che può ancora esserlo per il futuro deve essere fatto tutto il possibile e anche l’impossibile”.