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Il Ministro del Lavoro Fornero propone la sua ricetta: sgravi alle imprese e coinvolgimento dei lavoratori

Per andare verso il modello tedesco, che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa, servono “più” di un passo e "per questo il governo ha intenzione di fare quanto e' in suo potere, sempre ricordando che ci sono poche risorse, per favorire il dialogo tra le parti sociali".

La detassazione del premio di produttività? "Se mettiamo le risorse su questo capitolo - spiega il ministro - sarà più difficile metterle sul cuneo fiscale a favore delle imprese che dialogano con i lavoratori". "Il tema delle modalità delle relazioni di lavoro - aggiunge - ha permesso alla Germania di uscire dalla crisi".

La partecipazione "non va imposta - dice -. Ma ci stiamo lavorando e vorrei riuscire a condurre la delega in porto". Bene "favorire le start up" come auspicato dal ministro Corrado Passera, ma "prima di tutto vanno ben definite quali sono queste aziende innovative" e poi, precisa Fornero, è necessario anche "fare in modo che le norme del lavoro che si adatteranno a queste aziende innovative siano assolutamente coerenti con la riforma".
Il ministro difende la riforma nel suo intento di contrastare il lavoro precario: "la produttività - afferma - non può nascere da contratti 'mordi e fuggi"', nel senso che "un lavoratore che sia sempre preoccupato di quello che farà tra due o tre mesi, allo scadere del contratto che ha oggi in corso, non può dedicarsi bene al suo lavoro. Questo recupero di una qualche stabilizzazione nei contratti di lavoro è funzionale al discorso della produttività”.

Bacchettata di Susanna Camusso, segretario della Cgil, al ministro del Lavoro, Elsa Fornero, per le sue affermazioni sull'abitudine dei torinesi a lavorare sodo. "Sono affermazioni assolutamente demenziali, come se a Torino si lavorasse di più che a Bologna o a Milano", ha detto Camusso al giornalista Luca Telese in un dibattito alla festa di Sel a Sesto San Giovanni.

In passato la Fornero aveva affermato, in virtu' del fatto di essere piemontese, "di essere abituata a lavorare". Camusso ha poi sottolineato come da alcune affermazioni del ministro del Lavoro emerga "un gigantesco pregiudizio nei confronti dei lavoratori".

Da diverse dichiarazioni nei discorsi della Fornero, secondo la sindacalista, emergere ad esempio una concezione degli ammortizzatori sociali come uno strumento "per non lavorare e stare a casa", o un'idea di alcuni diritti dei lavoratori come strumentali "a non fare fatica".

Non si è trattato delle uniche frecciate rivolta da Camusso a Fornero nel corso dell'intervista. Il segretario della Cgil ha infatti ironizzato anche sul fatto di avere suscitato "l'amore di un ministro" quando definì gli esodati "le vittime della vostra riforma". Proprio sul tema degli esodati Camusso non ha lesinato critiche al governo Monti.