Preoccupazione e attesa a Nuraxi Figus per le risposte che arriveranno oggi da Roma sul futuro del bacino minerario della Carbosulcis. Gli operai sono giunti al sesto giorno di occupazione dei pozzi, a 373 metri di profondità, con presidi fissi anche nel piazzale della miniera. L'ansia e la tensione sono nei visi e nelle parole dei minatori, consapevoli di essere arrivati ad uno snodo cruciale della vertenza.
"Aspettiamo notizie - dice Sandro Mereu della Rsu - certo, qui siamo molto preoccupati'. Nel piazzale davanti all'ingresso del pozzo si aspetta mentre un gruppo di lavoratori entra nella gabbia per raggiungere il sottosuolo. Intorno alle 9 Giancarlo Sau, delegato Rsu, annuncia che in profondità possono scendere solo minatori. "C'e' stato un guasto a una tubazione - spiega - la galleria va messa in sicurezza, ci sono trenta centimetri d'acqua che hanno formato una pozza lunga una quarantina di metri. Stiamo gia' operando con le squadre di emergenza". Sau assicura che "si tratta di ordinaria amministrazione" e che "la falla sarà sistemata nell'arco di poco tempo".
Nella sala mensa, intanto, viene convocata una riunione per le 11 aperta anche ai giornalisti. Nei cantieri e' tornato anche Stefano Meletti, il minatore che si era ferito ad un braccio con un coltello davanti a cronisti, fotografi e cineoperatori convocati a -373 metri. "La protesta continua - dice convinto - noi crediamo al futuro di questa miniera".
Mentre a Roma sono in corso incontri del governo con possibili acquirenti per l'Alcoa (la svizzera Glencore, ma anche una societa' cinese), a Cagliari la prefettura segue con attenzione quanto avviene nel Sulcis e, in particolare, nella miniera di Nuraxi Figus. Lo assicura il prefetto del capoluogo, Giovanni Balsamo, a margine della firma di un Protocollo tra le prefetture dell'Isola, Rfi e Trenitalia.
Anche la Prefettura di Cagliari sta seguendo da vicino e con molta attenzione l'evoluzione della protesta dei lavoratori della Carbosulcis nelle miniera di Nuraxi Figus. "Non mi pronuncio per ovvi motivi sulla negoziazione - ha detto il prefetto Giovanni Balsamo - il nostro compito è quello di garantire che la protesta rimanga entro i limiti soprattutto della sicurezza. Si tratta di un sito particolare, la miniera, che ha necessità di controlli di sicurezza, compito del quale si occupa la Polizia mineraria".