Press "Enter" to skip to content

Con il saggio finale si chiude domani sera a Nuoro la ventiquattresima edizione del Seminario Jazz.

Con l'immancabile saggio-concerto finale, si chiude domani (sabato primo settembre) a Nuoro la ventiquattresima edizione del Seminario Jazz organizzato dall'Ente Musicale di Nuoro e coordinato da Paolo Fresu.

Come già l'anno scorso, l'ultimo atto va in scena nel capoluogo barbaricino, scegliendo stavolta come palcoscenici il MAN, il Museo d'Arte Provincia di Nuoro, e la vicinapiazza Sebastiano Satta.

Protagonisti principali, gli allievi dell'iniziativa didattica, diretti e, di volta in volta, affiancati coi loro strumenti dagli stessi musicisti-docenti con cui hanno condiviso le undici, intense giornate nuoresi dedicate allo studio e alla pratica del jazz: Tino Tracanna (per il corso di sassofono), Riccardo Parrucci (flauto e tecnica Alexander), Roberto Cipelli(pianoforte), Marcella Carboni (arpa), Tomaso Lama (chitarra), Maria Pia De Vito ed Elisabetta Antonini (canto), Attilio Zanchi (basso e contrabbasso), Ettore Fioravanti(batteria), Bruno Tommaso (armonia), Corrado Guarino (musica d'insieme), Giovanni Agostino Frassetto (tecnica dell'improvvisazione), oltre allo stesso Paolo Fresu (trombae flicorno), ovviamente.

Si parte alle 20 dalle sale del MAN con un momento cameristico: protagoniste due docenti del seminario, la cantante Elisabetta Antonini e l'arpista Marcella Carboni, ovvero il duo Nuance già applaudito nel concerto inaugurale della rassegna - undici giorni prima, a Ottana - che ogni sera ha fatto da corollario ai corsi.

A un ensemble di fiati spetterà poi il compito di traghettare il saggio in piazza Satta, dove a salire al centro della ribalta saranno gli allievi, divisi in sette organici diversi, fra gruppi di musica d'insieme e varie formazioni, che si avvicenderanno nell'arco della serata, intervallati da brevi happening. Oltre due ore mezzo di musica (e non solo) articolate in quindici "atti", con un momento di particolare significato quando allievi e docenti indosseranno i 120 caschi messi appositamente a disposizione dai minatori del Sulcis: un gesto simbolico di solidarietà verso i lavoratori sardi in lotta per l'occupazione.

Anticipato in mattinata (intorno a mezzogiorno e mezzo) da un'"incursione con sorpresa" di una trentina di fiatisti nel corso Garibaldi, il saggio avrà un altro preambolo alle 15, alla scuola civica di musica "Antonietta Chironi" (in via Mughina), con la consueta cerimonia di consegna delle varie borse di studio agli allievi più meritevoli: una consiste nell’iscrizione gratuita al Seminario Jazz di Nuoro del prossimo anno al migliore allievo di ogni classe di strumento; un'altra prevede invece la partecipazione alla finale del premio internazionale "Massimo Urbani" di Camerino e Urbisaglia. E naturalmente non mancheranno le borse di studio per la formazione del gruppo che, come sempre, l'anno venturo avrà l'opportunità di esibirsi al festival Time in Jazz di Berchidda e nella rassegna di concerti che accompagnerà la venticinquesima edizione del Seminario Nuoro Jazz.