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Carbosulcis, si muove il Governo: “Non è detto che la miniera chiuda”

"Non sta scritto da nessuna parte che la miniera Carbosulcis debba chiudere il 31 dicembre. La miniera è di proprietà della Regione. Esistono soluzioni alternative, ma devono esse sostenibili". Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti ai microfoni di 'Radio anch'io'. "Vorrei sottolineare che capiamo l'angoscia dei lavoratori e siamo loro vicini - ha aggiunto De Vincenti - ma è ora di sospendere questa forma estrema di protesta".

Sta bene e oggi è a casa con la famiglia Stefano Meletti, 48 anni, portavoce dei minatori della Carbosulcis che ieri mattina si èp ferito a un braccio con un coltello, durante una conferenza stampa alla miniera di Nuraxi Figus a Gonnesa (Sulcis) occupata per la quarta notte consecutiva. "Sappiamo che si sta riposando e lo salutiamo", riferisce Sandro Mereu della Rsu. "Aspettiamo che ritorni con noi, abbiamo bisogno di lui".

Nei pozzi occupati a 373 metri di profondità,  nuova giornata di protesta per i minatori della Carbosulcis asserragliati da domenica notte nella miniera di carbone a Nuraxi Figus, nel Comune di Gonnesa (Carbonia Iglesias). Tra i lavoratori c'e' forte preoccupazione in vista del vertice di domani a Roma, ma anche tanta determinazione nel proseguire l'azione di lotta. "Noi chiediamo di avere risposte su cosa devono fare - spiega Sandro Mereu, della Rsu Cgil - e chiediamo che al tavolo tecnico ci sia anche il sindacato". Intanto si estende anche fuori dalla miniera la mobilitazione in sostegno della vertenza Carbosulcis. Questa mattina sono comparsi due cumuli di carbone vicino ai Municipi di Carbonia e di Gonnesa.

L'amministrazione di Carbonia sostiene la vertenza - afferma Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia - e i lavoratori della Carbosulcis". Dello stesso avviso anche il sindaco di Gonnesa Pietro Cocco: "Il nostro Comune sostiene la vertenza, la miniera è nel Comune di Gonnesa".