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Il divieto di avvicinare la madre trasmutato in detenzione carceraria fino al nuovo processo.

Ieri sera, alle ore 19,00 circa, a Cagliari,  presso la casa circondariale cittadina di “Buoncammino”, i carabinieri della Stazione di Monastir, comandati dal maresciallo Furio Tripicchio, hanno notificato un’ordinanza di sostituzione di misura cautela a  Alessandro Caddeo, in sostituzione della misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare.

Il Gip ha emesso tale ordinanza a seguito dell’arresto in flagranza di reato nei confronti dell’arrestato operato dai militari di Monastir lo scorso 21 agosto, quando il 37enne, nell’abitazione familiare dopo aver percosso nuovamente la madre, aveva minacciato gli uomini dell’Arma intervenuti in soccorso della donna con una pistola giocattolo modificata, procurandosi tra l’altro delle lesioni per simulare un pestaggio nei suoi confronti. Il giudice ha, inoltre, tenuto conto di altri analoghi episodi riferiti dai carabinieri e che avevano fatto scaturire un deferimento del Caddeo all’A.G. in stato di libertà, poiché l’uomo con percosse e minacce di morte, aveva costretto la madre, l’8 ed il 14 agosto scorsi, a farlo rientrare in casa. Ritenendo, quindi, la misura dell’allontanamento dall’abitazione familiare insufficiente e considerata la pericolosità del soggetto, il Gip ha deciso di sostituire la misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare con quella più restrittiva della custodia cautelare in carcere presso la casa circondariale del capoluogo regionale.

Il 37enne di Monastir era già recluso all’interno dell’istituto di pena così come disposto a seguito delle due udienze con rito direttissimo tenutesi il 22 ed il 23 agosto in attesa dell’ennesima udienza fissata per il prossimo 18 settembre in seguito all’accoglimento dei termini a difesa da parte dei legali del Caddeo.

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